Simbolismo esoterico e vicende avvolte nel mistero: storie paurose dalla Certosa di Bologna

Passeggiando tra i suoi chiostri e porticati, si possono notare numerose lapidi decorate con segni massonici e simboli magici, testimonianze di un passato in cui il confine tra il mondo visibile e quello occulto era sottile.
La Certosa di Bologna, oltre a essere uno dei cimiteri monumentali più affascinanti d’Italia, è anche un luogo ricco di simbolismo esoterico e storie avvolte nel mistero. Passeggiando tra i suoi chiostri e porticati, si possono notare numerose lapidi decorate con segni massonici e simboli magici, testimonianze di un passato in cui il confine tra il mondo visibile e quello occulto era sottile.
Uno dei personaggi più enigmatici sepolti in Certosa è senza dubbio Anna Bonazinga D’Amico, meglio conosciuta come “La Sonnambula”. Questa figura leggendaria del XIX secolo era una chiaroveggente molto stimata dai suoi contemporanei per la sua saggezza e le sue doti divinatorie. Ciò che rende la sua storia ancora più singolare è il fatto che sia l’unica bolognese ad avere ben due monumenti funerari all’interno del cimitero, un dettaglio che alimenta ulteriormente il fascino e il mistero che la circondano.
Ma la Certosa di Bologna non è solo un luogo di riposo eterno: numerosi racconti narrano di strane apparizioni e fenomeni inspiegabili che si manifestano soprattutto nella zona del chiostro e del portico. Testimoni parlano di figure evanescenti che si aggirano tra le tombe, sussurri nel vento e improvvisi brividi di freddo avvertiti senza alcuna spiegazione logica. Alcuni visitatori riferiscono di aver visto ombre muoversi tra i sepolcri, mentre altri affermano di aver udito voci indistinte chiamare nel silenzio della notte.
La presenza di simboli massonici e magici incisi sulle lapidi suggerisce che molti degli individui sepolti qui appartenessero a confraternite esoteriche o a circoli di conoscenza occulta. Questi segni, spesso interpretati come richiami a un sapere antico e nascosto, rendono la Certosa un luogo affascinante non solo per gli storici dell’arte e gli studiosi dell’occulto, ma anche per chiunque sia attratto dai misteri del passato.
Che si tratti di suggestioni o di reali fenomeni inspiegabili, la Certosa di Bologna rimane un luogo intriso di fascino e di mistero, dove il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti sembra dissolversi, lasciando spazio a racconti e leggende che si tramandano nel tempo.

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