Conoscete il Tour dei Sette Segreti di Bologna? Vi portiamo alla scoperta dei misteri della città

Bologna è una città che sa stupire. Oltre alle sue torri imponenti, le vie affollate e la gastronomia invidiabile, la città emiliana nasconde misteri e curiosità che affascinano tanto i turisti quanto i bolognesi stessi. Tra queste, i Sette Segreti
Bologna è una città che sa stupire. Oltre alle sue torri imponenti, le vie affollate e la gastronomia invidiabile, la città emiliana nasconde misteri e curiosità che affascinano tanto i turisti quanto i bolognesi stessi. Tra queste, i Sette Segreti di Bologna sono ormai diventati un vero e proprio cult, un percorso di scoperta che invita a guardare la città con occhi nuovi.
1. La Piccola Venezia di Via Piella
In una delle vie meno battute del centro, Via Piella, si cela un’insolita finestra su un mondo nascosto. Aprendo una piccola finestrella nel muro, si può ammirare il Canale delle Moline, che ricorda tanto la pittoresca Venezia. Questa vista inaspettata offre un angolo di tranquillità e bellezza nascosta, testimoniando l’importanza storica dei canali bolognesi.
2. Canabis Protectio in Via Indipendenza
In Via Indipendenza, su una colonna del portico di Palazzo Maccaferri, è possibile leggere l’iscrizione “Canabis Protectio”. Questo curioso dettaglio risale al periodo medievale, quando Bologna era un centro importante per la coltivazione e il commercio della canapa. La frase non solo testimonia questa tradizione agricola, ma simboleggia anche la protezione che la città offriva ai commercianti e produttori.
3. L’Erezione del Nettuno dalla Pietra della Vergogna
In Piazza del Nettuno, la statua del dio marino presenta un curioso effetto ottico. Guardando la fontana da una specifica mattonella, chiamata “pietra della vergogna”, il pollice della mano tesa di Nettuno sembra un’erezione. Questa prospettiva era un malizioso scherzo dei bolognesi, che volevano ironizzare sulla moralità del tempo.
4. Il Telefono Senza Fili di Palazzo del Podestà
Nella Piazza Maggiore, sotto il voltone del Palazzo del Podestà, si trova un antico sistema di comunicazione “senza fili”. Parlando contro una delle colonne ai lati del portico, la voce si propaga fino all’angolo opposto, permettendo di comunicare sussurrando. Questo fenomeno acustico era utilizzato in passato per comunicazioni segrete tra le autorità cittadine.
5. Le Tre Frecce di Corte Isolani
Entrando in Corte Isolani, alzando lo sguardo verso il soffitto di legno, si possono notare tre frecce conficcate. La leggenda narra che tre briganti, intenti ad assassinare un nobile, furono distratti da una donna nuda alla finestra e mancarono il bersaglio, lasciando le frecce incastrate nel legno. Questo racconto alimenta il fascino di un angolo già suggestivo della città.
6. Il Vaso Rotto in Cima alla Torre degli Asinelli
In cima alla Torre degli Asinelli, uno dei simboli di Bologna, si trova un vaso rotto. Secondo la tradizione, il vaso simboleggia la capacità della città di risolvere i problemi senza farli scoppiare, mantenendo l’ordine e la pace sociale. È un simbolo di resilienza e saggezza che riflette lo spirito bolognese.
7. Panum Resis a Palazzo Poggi
Infine, a Palazzo Poggi, sede dell’Università di Bologna, una delle più antiche del mondo, si trova l’iscrizione “Panum Resis”. Questa frase, che significa “Il pane è una cosa solida”, è un invito a perseguire la conoscenza e l’educazione come basi solide della vita. Simboleggia l’importanza dell’istruzione e della cultura nella tradizione bolognese.
I Sette Segreti di Bologna rappresentano un viaggio affascinante tra storia, leggenda e curiosità. Ogni angolo nasconde una storia, ogni dettaglio racconta una parte della vita della città. Scoprire questi segreti significa immergersi nell’anima più autentica di Bologna, riscoprendo la bellezza di una città che sa sorprendere e incantare. Che siate turisti di passaggio o bolognesi di lunga data, questi segreti offrono uno sguardo unico e intrigante sulla storia e l’identità di Bologna.

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