Bologna da pellicola: ecco sette film girati e ambientati in città

Questi film hanno immortalato la bellezza e l'atmosfera unica di Bologna, regalando al pubblico un'opportunità di esplorare la città attraverso le storie raccontate sul grande schermo. Ecco quali sono e cosa raccontano
Bologna, una città suggestiva con i porticati più lunghi del mondo e i tetti rossi che, durante le prime luci primaverili, riempiono i vicoli di colori caldi e accoglienti, ha catturato l’immaginazione di registi e spettatori nel corso dei decenni. Ecco una selezione di cinque film in cui la città stessa diventa protagonista.
1. “Hanno rubato un tram” (1954)
Questa commedia, interpretata e diretta da Aldo Fabrizi, ci apre una finestra sulla Bologna degli anni ’50, con le rotaie dei tram che collegano porte e piazze. Tra la Garisenda e la torre degli Asinelli, e passando per via Ugo Bassi, il tranviere Cesare Mancini si trova coinvolto in una serie di sfortunati eventi che lo porteranno a vagare per le deserte strade bolognesi in una memorabile sequenza notturna, cogliendo il fascino senza tempo del capoluogo emiliano.
2. “Salò o le 120 giornate di Sodoma” (1975)
Questo controverso film di Pier Paolo Pasolini, sebbene non sia ambientato direttamente a Bologna, presenta esterni girati a Villa Aldini e sui colli circostanti la città. Villa Aldini, un palazzo neoclassico del XIX secolo, è un luogo suggestivo che si può avvistare anche dalla lontana Piazza Malpighi.
3. E allora mambo! ( 1999)
Diretto da Lucio Pellegrini, il film è una commedia romantica che racconta la storia di Anna, una giovane ballerina di mambo che sogna di diventare una ballerina professionista. Tuttavia, la sua vita prende una svolta inaspettata quando si innamora di un giovane e affascinante calciatore, Carlo. La trama si sviluppa tra le strade pittoresche di Bologna e le piste da ballo, regalando al pubblico momenti di allegria, passione e romanticismo. “Allora Mambo” cattura l’energia gioiosa della città e la passione per la danza, offrendo uno spettacolo coinvolgente per gli amanti del cinema e della cultura italiana.
4. “Paz!” (2002)
In questa pellicola di Renato De Maria, Bologna diventa lo sfondo perfetto per raccontare le storie del fumettista Andrea Pazienza. Con uno stile tra l’acido e il fiabesco, il film ci porta in una centralissima Piazza Verdi degli anni ’80 e nelle aule universitarie del D.A.M.S. e del Liceo Scientifico Fermi di via Mazzini, luoghi frequentati dai personaggi surreali del compianto fumettista. Un viaggio negli spazi studenteschi della città che hanno segnato generazioni cresciute tra le mure della Dotta.
4. “Lavorare con Lentezza” (2004)
Diretto da Guido Chiesa, questo lungometraggio trae ispirazione dalla controcultura movimentista degli anni ’70 a Bologna. Ambientato nella peculiare via del Pratello, il film ruota intorno a Radio Alice, una radio libera diventata simbolo di quel momento storico ricco di illusioni e libertà. La stazione radio diventa il punto di riferimento per aspiranti rivoluzionari sparsi per i quartieri della città.
5. “Quo Vadis Baby?” (2005)
Tratto dall’omonimo romanzo di Grazia Verasani e diretto da Gabriele Salvatores, questo film offre una rappresentazione realistica e affascinante della città. Con scenari che spaziano dai porticati del centro universitario coperti di neve alle zone periferiche, il film dipinge una Bologna diversa, più cupa e aderente alla trama. La protagonista, interpretata da Angela Baraldi, è una investigatrice privata alla ricerca del passato della sua famiglia, scoprendo una verità dolorosa.
6. Jack frusciante è uscito dal gruppo (1996)
Diretto da Enza Negroni, è stato tratto dall’omonimo romanzo di Enrico Brizzi. La storia è ambientata a Bologna e segue le vicende di un gruppo di giovani ragazzi che navigano tra amicizia, amore, e la ricerca della propria identità. Al centro del film c’è Stefano, interpretato da Violante Placido, che vive un intenso e complicato rapporto con Jack, un giovane ribelle interpretato da Stefano Accorsi. Con sfondo la vivace atmosfera della città universitaria, il film affronta temi come la crescita, le relazioni interpersonali e la difficoltà di affrontare il passaggio dall’adolescenza all’età adulta. “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” è un ritratto autentico e toccante della gioventù e delle sue esperienze, con una colonna sonora che accompagna perfettamente l’intensità delle emozioni dei personaggi.
7. Il papà di Giovanna ( 2008)
Diretto da Pupi Avati. La storia ruota attorno a Lorenzo, interpretato da Silvio Orlando, un uomo che vive a Bologna con sua figlia Giovanna, una giovane affetta da una malattia mentale. Il film affronta con sensibilità e profondità temi difficili come l’amore incondizionato di un padre per sua figlia e la lotta per far fronte alle sfide della vita. Con uno stile intimo e commovente, il film esplora le dinamiche familiari e le difficoltà emotive che la malattia di Giovanna porta nella vita di tutti i giorni. “Il papà di Giovanna” è una toccante storia di amore, sacrificio e resilienza, che offre uno sguardo empatico sulle sfide affrontate da una famiglia alle prese con una situazione difficile.
Questi film hanno immortalato la bellezza e l’atmosfera unica di Bologna, regalando al pubblico un’opportunità di esplorare la città attraverso le storie raccontate sul grande schermo. Da commedie a drammi, questi film hanno catturato lo spirito e la magia della città delle Due Torri.

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