Qual è la misura perfetta della tagliatella bolognese?

Scopri la storia dietro la misura aurea della tagliatella, il piatto icona della cucina bolognese apprezzato da tutto il mondo
Nel 1972, l’Accademia Italiana della Cucina ha deciso di compiere un’azione importante per preservare il forte legame tra la cucina bolognese e la tagliatella emiliana. I delegati Francesco Majani e Alcino Cesari hanno infatti depositato uno scrigno presso la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna. Questo scrigno conteneva la misura aurea della tagliatella, che avrebbe dovuto diventare un punto di riferimento per la produzione di questo famoso piatto.
La misura aurea della tagliatella è stata determinata sulla base di un campione in oro, il quale ha mostrato che una vera tagliatella deve essere larga 8 millimetri da cotta e circa 7 millimetri da cruda. Tale misura corrisponde alla 12.270 millesima parte dell’altezza della Torre degli Asinelli, uno dei simboli più rappresentativi di Bologna.
Grazie all’iniziativa dell’Accademia Italiana della Cucina, la misura aurea della tagliatella è diventata una sorta di “standard” per la produzione di questo piatto, garantendo la sua autenticità e la sua qualità. In questo modo, è stato possibile preservare la tradizione culinaria bolognese e l’eredità culturale della città. Oggi, la tagliatella è ancora uno dei piatti più apprezzati della cucina italiana, e la sua misura aurea è una testimonianza tangibile dell’amore degli italiani per il cibo e della loro dedizione alla preservazione delle tradizioni.

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