E’ stato inaugurato ieri mattina il nuovo centro Caritas presso l’ex fabbrica del tabacco a Tortolì.  Lo stabile risalente agli anni ’20 del Novecento, è stato oggetto di una significativa ristrutturazione degli ambienti con risorse economiche provenienti dalla Diocesi (fondi derivati dall’8xmille) e dalla Caritas nazionale,   ieri ha aperto ufficialmente le porte per accogliere i più bisognosi.

Oltre alla mensa solidale che sarà aperta ogni giorno per pranzo, è presente un centro per la raccolta di indumenti, e uno di ascolto: il cuore pulsante dell’attività diocesana.  Grazie agli oltre 70 volontari, la maggior parte di Casa Solidale e le suore samaritane, verrà portato avanti questo prezioso e indispensabile presidio di carità.

Pochi minuti dopo le 11, Mons Antonello Mura, insieme al Vicario Don Giorgio e al sindaco Massimo Cannas hanno tagliato il nastro tricolore di fronte a un nutrito gruppo di cittadini. Prima della benedizione, il Vescovo ha fatto riferimento al Giubileo della Misericordia, a pochi giorni dal suo inizio, l’8 dicembre, voluto da Papa Francesco.

“In un momento storico come questo – ha detto-  dove il territorio sta combattendo per mantenere tanti presidi che rischiano di essere chiusi, se venisse meno il “presidio di carità” non sarebbe colpa dello Stato, ma nostra. La carità non è semplice aiuto materiale, umano- ha rimarcato-  ma attenzione ai poveri: significa mettere in pratica il Vangelo. “

“Una piacevole coincidenza, inaugurare il centro alla vigilia del Giubileo della Misericordia, – ha  commentato Don Giorgio-  qui, come ha già detto il Vescovo, l’unica legge che dovrà abitare sarà quella della misericordia. Oggi consegnamo la struttura ai cittadini e sarà a disposizione di tutti, sempre.”

Don Giorgio, responsabile del Centro Caritas ha anche fatto riferimento al volontariato sottolineando come Tortolì e tutta l’Ogliastra siano, da sempre, un territorio generoso e solidale ma per tenere in piedi una struttura come questa “c’è sempre  bisogno di cuori  disposti a dare aiuto, ognuno con le proprie competenze e professionalità”.

Il prossimo sabato alle 11  verrà inaugurato il secondo centro Caritas a Lanusei .

Una storia surreale arriva da Salerno e sta facendo rapidamente il giro del web: l’Agenzia delle Entrate ha inviato una cartella esattoriale a un bambino di appena 7 anni, chiedendo il pagamento dell’Irpef arretrata relativa al 2017. Peccato che, all’epoca, il piccolo non fosse nemmeno nato.

La vicenda, incredibile ma vera, ha immediatamente suscitato lo sconcerto dei genitori, che si sono trovati di fronte a un atto ufficiale con tanto di calcolo dell’imposta e dettagli sul presunto mancato pagamento. Non si tratta di un errore di omonimia: il nome del bambino corrisponde esattamente a quello indicato nella cartella, rendendo la situazione ancor più paradossale.

I genitori hanno annunciato di aver già predisposto il ricorso formale contro l’Agenzia delle Entrate, sottolineando l’assurdità della richiesta. «È incredibile pensare che il Fisco possa avanzare pretese economiche nei confronti di un bambino che all’epoca non era nemmeno nel mondo», hanno dichiarato, denunciando un episodio che sembra frutto di un errore amministrativo di dimensioni gigantesche.

Esperti di diritto tributario sottolineano come episodi simili, sebbene rari, possano capitare a causa di problemi nei sistemi informatici o errori di attribuzione delle posizioni fiscali. Tuttavia, casi in cui il destinatario non era ancora nato sono praticamente un unicum nella cronaca nazionale.

La vicenda ha già iniziato a circolare sui social, generando reazioni tra lo sconcerto e l’ironia: molti utenti si chiedono come sia possibile che il sistema possa generare una cartella esattoriale con dati così palesemente errati.

Resta da vedere come l’Agenzia delle Entrate gestirà la situazione, ma intanto la storia di questo piccolo salernitano rischia di entrare negli annali come uno degli episodi più bizzarri del fisco italiano.