Nicola Serra, studente diciottenne di Uta, ha un sogno: promuovere le bellezze della Sardegna facendo in modo che facciano da scenario alle sue incredibili acrobazie legate al parkour e al freerunning, discipline sportive che consistono nell’eseguire un percorso adattando il proprio corpo all’ambiente circostante, naturale o urbano, attraverso volteggi, salti, equilibrio, scalate e arrampicate.

Dopo la tappa a Tortolì nel mese di maggio, Nicola torna in Ogliastra e lo fa partendo dal comune di Ulassai. Su Facebook sono già virali gli scatti che lo ritraggono impegnato in incredibili evoluzioni presso i celebri Tacchi. Ulassai è il 151esimo comune “raccontato” dal giovane atleta. “L’Ogliastra è una zona davvero bellissima, che merita di essere valorizzata” spiega Nicola “Mi sono trovato molto bene ad Ulassai. Continuerò il mio percorso-progetto ad Osini e Jerzu. Non chiedo denaro ma solo ospitalità per mangiare e dormire durante la tappa, così da poter riuscire davvero a girare tutta la Sardegna alla scoperta delle sue meraviglie”.

Il prete statunitense Lawrence Kozak, di 51 anni, è stato arrestato per aver sperperato oltre 40mila euro in microtransazioni di giochi come Candy Crush e Mario Kart Tour, utilizzando i fondi della sua Chiesa. Le microtransazioni sono diventate una caratteristica comune nei giochi popolari di oggi, sia su dispositivi mobili che su console.

Tuttavia, questa dipendenza può avere conseguenze devastanti sul portafoglio, come dimostra il caso del prete, che ha rubato migliaia di dollari dalle carte di credito collegate alla chiesa per finanziare la sua abitudine al gioco.

Kozak è stato accusato di furto e altri crimini perpetrati nel corso di tre anni, secondo quanto riferito dalla procura della contea di Chester, Filadelfia. Le indagini hanno rivelato che ha speso un’enorme somma in transazioni Apple dal 2019 al 2022. Sebbene abbia ammesso di aver effettuato gli acquisti per migliorare la sua esperienza di gioco, ha negato di averlo fatto intenzionalmente con i fondi della chiesa, sostenendo che fossero collegati al suo telefono per acquisti legittimi per la parrocchia e che li abbia utilizzati accidentalmente.

Successivamente, Kozak ha restituito alla chiesa 8000 dollari in “rimborsi parrocchiali” e si è scusato con la comunità per il suo errore, impegnandosi a restituire l’intera somma spesa.