Ciao Maria Grazia! Presentati ai lettori di Vistanet.

Ciao a tutti! Ho 34 anni e sono per metà lanuseina e per metà nuorese. L’Ogliastra è il miorifugio da problemi e pensieri, il posto dove riesco a ritrovare me stessa e dove “scappo” ogni volta che mi è possibile. Lavoro a Nuoro come segretaria, sono una persona molto positiva che riesce a cogliere il bello anche nelle cose peggiori.

Raccontaci dei tuoi primi passi nel mondo della moda.

Dopo Miss Italia, a 19 anni vinsi contratto con una delle più grosse agenzie per modelle nazionali. Ero già pronta per partire quando capii che in realtà non avevo nessuna voglia di lasciare i miei affetti e la mia terra per un mondo sconosciuto. Quindi iniziai a sfilare per alcuni stilisti sardi. Poi accantonai per diversi anni foto e passerelle per dedicarmi al lavoro. Ma la passione per la moda non era affatto sopita… ecco perché oggi, seppur ultratrentenne, faccio la modella quasi a tempo pieno.

Che ambiente è quello in cui lavori?

Sta a te scegliere come e con chi lavorare. Bisogna imparare a riconoscere subito le fregature e i falsi adulatori, di cui il nostro ambiente è pieno. Ma se già sanno che tu non lavori “sotto compromesso”, vieni rispettata e cercata per la tua bravura e non perché magari cedi a ricatti o aproposte di vario genere!

Cosa fai per mantenerti in forma?

Mangio sano e cammino tantissimo, non fumo e curo la pelle con prodotti specifici. Il resto l’ha fatto la natura. Qualche anno fa ingrassai parecchio e molti gioirono nel darmi “fotograficamente spacciata”. Quindi mi sono messa in testa di tornare sulla cresta dell’onda e c’è l’ho fatta. Che soddisfazione! Io comunque promuovo un ideale di bellezza raggiungibile e sana, con curve e abbondanza

Oltre alla moda quali sono i tuoi interessi?

Adoro il mare, leggere, passeggiare e fare acquisti. Sono un’ottima cuoca e la mia serata ideale è tra i fornelli, a cucinare per i miei amici o per il mio uomo.

Sei single? Cosa cerchi in un uomo?

Sono single. Purtroppo le persone sono piene di pregiudizi e hanno paura di frequentare una che fa il mio lavoro. Son convinti che si faccia chissà quale vita! La verità è che sono una ragazza come tutte le altre. La mancanza di un compagno a volte m ifa sentire incompleta, ma credo che fino a quando non si trova la persona giusta sia meglio stare sole.

Cosa diresti ad una ragazzina che sta approcciando il mondo della moda in questo momento? Consigli?

Io seguo delle ragazze che stanno muovendo i primi passi in questo mondo. La prima cosa che raccomando loro è di stare con i piedi per terra e di creare tra colleghe rapporti non di invidia o gelosia, ma di amicizia e collaborazione, anche per avere un indispensabile scambio di idee ed esperienze.

Tre aggettivi per descriverti

Testarda, ottimista e coraggiosa.

Cosa pensi del nudo fotografico?

Faccio nudo artistico da circa sei anni e credo che non tutte siano portate per fare questo genere di scatti. E non per una questione di aspetto fisico. E’ un lavoro delicato, soprattutto quando si tratta di scegliere con chi scattare. H ocolleghe che son state rovinate da fotografi pseudo professionisti, perciò raccomando sempre attenzione e dignità. Il vero nudo non è mai volgare e io lo reputo una forma d’arte.

Progetti per il futuro?

Crescere professionalmente, magari creando un’agenzia di modelle online, e crearmi una bella famiglia. Un marito e dei figli sarebbero per me il più grande successo.

Il prete statunitense Lawrence Kozak, di 51 anni, è stato arrestato per aver sperperato oltre 40mila euro in microtransazioni di giochi come Candy Crush e Mario Kart Tour, utilizzando i fondi della sua Chiesa. Le microtransazioni sono diventate una caratteristica comune nei giochi popolari di oggi, sia su dispositivi mobili che su console.

Tuttavia, questa dipendenza può avere conseguenze devastanti sul portafoglio, come dimostra il caso del prete, che ha rubato migliaia di dollari dalle carte di credito collegate alla chiesa per finanziare la sua abitudine al gioco.

Kozak è stato accusato di furto e altri crimini perpetrati nel corso di tre anni, secondo quanto riferito dalla procura della contea di Chester, Filadelfia. Le indagini hanno rivelato che ha speso un’enorme somma in transazioni Apple dal 2019 al 2022. Sebbene abbia ammesso di aver effettuato gli acquisti per migliorare la sua esperienza di gioco, ha negato di averlo fatto intenzionalmente con i fondi della chiesa, sostenendo che fossero collegati al suo telefono per acquisti legittimi per la parrocchia e che li abbia utilizzati accidentalmente.

Successivamente, Kozak ha restituito alla chiesa 8000 dollari in “rimborsi parrocchiali” e si è scusato con la comunità per il suo errore, impegnandosi a restituire l’intera somma spesa.