Per oltre 50 anni è stato un punto di riferimento per l’Ogliastra, prestando la sua opera prima a Villanova Strisaili e poi a Elini. Ora, a due anni dalla scomparsa, il territorio che lo ha accolto rende omaggio a don Pietro Vinante con una giornata celebrativa dal titolo Don Pietro Vinante – Il Servizio e l’Eredità. L’incontro, organizzato da Figli d’Arte Medas e Comune di Elini, si svolgerà giovedì 10 luglio nella Sala Polifunzionale di via Pompei a Elini (OG). L’evento è realizzato con il contributo della L.R. 14/2006 per le manifestazioni celebrative di figure di protagonisti della storia e della cultura della Sardegna.

La giornata è divisa in due momenti. Alle ore 19.30 la tavola rotonda dal titolo Don Pietro Vinante – 50 Anni di Testimonianza Civile e Religiosa, con gli interventi di monsignor Antonello Mura, vescovo della Diocesi di Lanusei, e don Luca Fadda, parroco di Elini. Prevista anche la partecipazione del dottor Michele Lavra, commissario straordinario del Comune di Elini, che porterà i saluti istituzionali. Coordina Ivo Murgia, operatore culturale ed esperto di lingua sarda. Alle ore 21 spazio al teatro con lo spettacolo Storie di Storia – Don Pietro Vinante, narrazione con canti e musiche scritta e interpreta dall’attore Gianluca Medas con l’accompagnamento della chitarra classica di Andrea Congia e delle voci del Coro Ogliastra.

Il giornalista Franco Di Mare è morto a Roma.

La famiglia ha annunciato il decesso con una nota: “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari, oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare. Seguirà comunicazione per le esequie”.

Meno di un mese fa, il 28 aprile, durante una commovente apparizione a “Che tempo che fa”, Di Mare aveva parlato del suo ultimo libro, “Le parole per dirlo, la guerra dentro e fuori di noi” (Sem editori). In quell’occasione, aveva rivelato di essere gravemente malato: “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere, ma non è ancora finita”. Di Mare aveva spiegato a Fabio Fazio che aveva contratto la malattia respirando amianto durante le sue missioni da inviato di guerra. Aveva inoltre espresso la sua serenità nonostante la diagnosi, aggiungendo che “da questo non si guarisce”. Le sue affermazioni avevano colpito profondamente il pubblico, specialmente per le critiche alla Rai (pur precisando che non si riferiva all’attuale dirigenza) riguardo il trattamento ricevuto dopo la scoperta della malattia.