Il Giudice di pace resta a Tortolì. Il servizio è salvo.
E’ salvo l’ufficio del Giudice di pace a Tortolì: lo annuncia soddisfatto lo stesso sindaco Massimo Cannas, dopo la comunicazione ufficiale del comune al ministero di Grazia e giustizia. Un obiettivo importante quello raggiunto in questo caso dalla novella Giunta
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E’ salvo l’ufficio del Giudice di pace a Tortolì: lo annuncia soddisfatto lo stesso sindaco Massimo Cannas, dopo la comunicazione ufficiale del comune al ministero di Grazia e giustizia.
Un obiettivo importante quello raggiunto in questo caso dalla novella Giunta Cannas, dopo che per mesi si era paventata l’ipotesi di veder migrare il Giudice di pace verso altre città. La novità? Ad occuparsi del servizio saranno due impiegati comunali. Tutti i comuni che fanno capo al Giudice di pace con sede a Tortolì, contribuiranno alle spese ( circa 70mila euro) in base al numero dei residenti, così come stabilito da tempo. Oltre a Tortolì, provvederanno alle spese di mantenimento dell’ufficio del giudice i comuni di Girasole, Lotzorai, Triei, Baunei, Talana, Urzulei, Barisardo e Cardedu. Gli altri primi cittadini coinvolti stanno attendendo di deliberare a tal proposito.
Maltratta la moglie e frusta i figli minorenni, arrestato a Iglesias

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il 40enne avrebbe aggredito la moglie e sottoposto i due figli minorenni a punizioni corporali, tra cui frustate e costrizioni fisiche. All’arrivo dei carabinieri, l’uomo stava ancora inveendo contro la donna, che poco prima era riuscita a fuggire in strada cercando aiuto.
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Un uomo di 40 anni è stato arrestato dai carabinieri di Iglesias con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. La scorsa notte al 112 è arrivata una segnalazione per una violenta lite domestica.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il 40enne avrebbe aggredito la moglie e sottoposto i due figli minorenni a punizioni corporali, tra cui frustate e costrizioni fisiche. All’arrivo dei carabinieri, l’uomo stava ancora inveendo contro la donna, che poco prima era riuscita a fuggire in strada cercando aiuto.
Anche davanti ai militari, l’uomo ha continuato a insultare e minacciare di morte la moglie. Le indagini successive hanno confermato che anche i figli erano stati vittime di maltrattamenti.
Il 40enne è stato quindi bloccato e trasferito al carcere di Uta, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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