Anche la pineta della Capannina di Arbatax finisce in quello che oramai sta diventando un infinito elenco di luoghi deturpati dall’abbandono abusivo di rifiuti di varia natura.

La denuncia è arrivata da diversi cittadini tortoliesi, che nel weekend hanno tentato di riposarsi e trovare ristoro tra l’ombra dei pini marittimi in prossimità della spiaggia di Arbatax. Progetto saltato per aria, considerate le condizioni in cui si è presentata la pineta arbataxina al loro arrivo: buste di spazzatura ovunque, lattine e addirittura bidoni di vernice abbandonati tra gli alberi.

Uno scenario deprimente, proprio in uno dei luoghi generalmente più apprezzato dai vacanzieri, autoctoni e non. Una nuova tessera per il puzzle delle discariche abusive cittadine che davvero ci fa poco onore e che rischia di compromettere la stagione turistica.

Il giornalista Franco Di Mare è morto a Roma.

La famiglia ha annunciato il decesso con una nota: “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari, oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare. Seguirà comunicazione per le esequie”.

Meno di un mese fa, il 28 aprile, durante una commovente apparizione a “Che tempo che fa”, Di Mare aveva parlato del suo ultimo libro, “Le parole per dirlo, la guerra dentro e fuori di noi” (Sem editori). In quell’occasione, aveva rivelato di essere gravemente malato: “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere, ma non è ancora finita”. Di Mare aveva spiegato a Fabio Fazio che aveva contratto la malattia respirando amianto durante le sue missioni da inviato di guerra. Aveva inoltre espresso la sua serenità nonostante la diagnosi, aggiungendo che “da questo non si guarisce”. Le sue affermazioni avevano colpito profondamente il pubblico, specialmente per le critiche alla Rai (pur precisando che non si riferiva all’attuale dirigenza) riguardo il trattamento ricevuto dopo la scoperta della malattia.