Meraviglie di Sardegna: Capo Comino, sabbia bianca e mare turchese per una delle spiagge più belle dell’Isola.
Capo Comino, l’incanto selvaggio della Sardegna tra dune bianche, mare turchese e profumi mediterranei.
Capo Comino è un gioiello luminoso incastonato nella costa orientale della Sardegna, un angolo di paradiso dove il bianco accecante della sabbia si confonde con l’azzurro limpido del mare e con il verde fitto della vegetazione mediterranea.

Capo Comino
Siamo nel territorio di Siniscola, nella borgata omonima, dove questa spiaggia immensa, ampia e lunga, accoglie chi cerca natura allo stato puro. Alle spalle si ergono dune imponenti, tra le più grandi della zona, modellate dal vento e punteggiate da ginepri e lentischi, mentre il fronte marino si apre su acque trasparenti, ideali per nuotare, immergersi, esplorare. Camminando verso sud si incontrano scogli affioranti e si arriva fino al promontorio di Capo Comino, l’estremità più orientale dell’isola che segna il confine nord del golfo di Orosei. Qui un antico faro domina il paesaggio e guarda verso l’isoletta Rossa, raggiungibile a piedi o a nuoto, a seconda delle maree: il porfido rosso dell’isolotto contrasta con il celeste vivido del mare, creando una tavolozza di colori irripetibile. Sulle dune, i profumi del mirto e della macchia si fondono con l’aria salmastra proveniente dagli stagni di Salina Manna e Salinedda, habitat di numerosi uccelli acquatici. Questo scenario, unico per la sua autenticità e bellezza, ha ispirato grandi registi: Lina Wertmüller ha ambientato qui il suo celebre film del 1974 “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”, e anche Guy Ritchie, nel 2001, ha scelto la stessa cornice per il remake con Madonna. Il regista Carroll Ballard ha girato alcune sequenze di “Black Stallion” tra queste stesse acque. Ma Capo Comino è anche storia sommersa: nei suoi fondali, bassi per decine di metri dalla riva, si celano i resti di un’antica flotta romana risalente all’epoca di Nerone, la nave militare Comandante Bafile affondata nel 1942 e persino un piccolo caccia francese trascinato a riva dalle reti nel 1963.

Capo Comino
Gli appassionati di diving trovano qui un vero museo sommerso. Quando soffia il vento, la spiaggia si anima anche di windsurf e kite, e per chi ama la pesca subacquea questo tratto di mare è una meta apprezzata. I servizi non mancano: ampio parcheggio, punti ristoro, strutture ricettive e ristoranti nel vicino borgo. Da Siniscola, capoluogo delle Baronie, bastano 15 chilometri lungo la panoramica statale 125 per arrivare in questo angolo incantato, passando per Santa Lucia, borgo di pescatori nato attorno a una torre aragonese del Cinquecento che regala una vista mozzafiato. Qui, davanti a un altro tratto di sabbia bianca e mare trasparente, si estende un rigoglioso bosco di pini d’Aleppo e domestici, con campeggi immersi nel verde. Più a nord, un’altra perla siniscolese: La Caletta, celebre per il suo porto turistico e la lunghissima “spiaggia grande”, cinque chilometri di sabbia dorata e mare azzurro, attrezzata per sport acquatici e incorniciata da una pineta ombrosa. I 30 chilometri di costa che appartengono a Siniscola offrono un’alternanza perfetta di rocce levigate e spiagge bianche, e a sud si apre un altro spettacolo: Berchida, una mezza luna di sabbia candida con dune ricoperte da ginepri secolari, considerata una delle spiagge più belle del Mediterraneo. Ancora oltre, nel territorio di Orosei, si estende l’oasi naturale di Bidderosa: una foresta costiera di oltre mille ettari che custodisce cinque calette smeraldine circondate dallo stagno di Sa Curcurica, dove tra le colline granitiche e la pineta si possono osservare aironi, fenicotteri, garzette, cormorani, cavalieri d’Italia e martin pescatori. Un susseguirsi di paesaggi mozzafiato, tra dune, mare e natura selvaggia, che fanno di Capo Comino e dei suoi dintorni una delle meraviglie assolute della Sardegna.
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