Canile di Tortolì. Data alle fiamme l’auto di una delle dipendenti
Ennesimo episodio di delinquenza a Tortolì. La Ford Fiesta di Viviana Pau, quarantenne tortoliese assunta dalla nuova società che gestisce il canile comunale, è stata data alle fiamme mercoledì sera, intorno alle 21. L’utilitaria si trovava parcheggiata dentro alla
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Ennesimo episodio di delinquenza a Tortolì. La Ford Fiesta di Viviana Pau, quarantenne tortoliese assunta dalla nuova società che gestisce il canile comunale, è stata data alle fiamme mercoledì sera, intorno alle 21.
L’utilitaria si trovava parcheggiata dentro alla struttura del canile sito in zona Monte Attu, dove la Pau vive. Secondo i carabinieri guidati dal maresciallo Marcello Cangelosi, mercoledì, mentre la donna era in casa, ignoti avrebbero scavalcato il cancello del canile e dando fuoco alla macchina con della benzina.
Le fiamme hanno creato ingenti danni alla Ford Fiesta e spaventato la proprietaria, che ha oltretutto dato l’allarme chiamando i vigili del fuoco. Le forze dell’ordine indagano su mandanti, moventi e sull’identità dei responsabili di questo ennesimo incendio doloso.
Maltratta la moglie e frusta i figli minorenni, arrestato a Iglesias

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il 40enne avrebbe aggredito la moglie e sottoposto i due figli minorenni a punizioni corporali, tra cui frustate e costrizioni fisiche. All’arrivo dei carabinieri, l’uomo stava ancora inveendo contro la donna, che poco prima era riuscita a fuggire in strada cercando aiuto.
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Un uomo di 40 anni è stato arrestato dai carabinieri di Iglesias con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. La scorsa notte al 112 è arrivata una segnalazione per una violenta lite domestica.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il 40enne avrebbe aggredito la moglie e sottoposto i due figli minorenni a punizioni corporali, tra cui frustate e costrizioni fisiche. All’arrivo dei carabinieri, l’uomo stava ancora inveendo contro la donna, che poco prima era riuscita a fuggire in strada cercando aiuto.
Anche davanti ai militari, l’uomo ha continuato a insultare e minacciare di morte la moglie. Le indagini successive hanno confermato che anche i figli erano stati vittime di maltrattamenti.
Il 40enne è stato quindi bloccato e trasferito al carcere di Uta, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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