Triei  in ripresa, il Talana è super.

Nel campionato di Promozione (girone A), il Lanusei continua la marcia verso la vetta, distante ora solo tre punti. Nella sesta giornata, vince con autorità in casa dell’Orrolese (2-0), grazie alle due capocciate di Marco Boi e Gutierrez. Pareggio rocambolesco (4-4) quello del Tortolì a Cagliari, contro la Fermassenti. Sotto di quattro gol, i rossoblù, grazie ad un secondo tempo carico di orgoglio e determinazione, raddrizzano la gara grazie alla doppietta di Nieddu, Alessio D’Agostino e Wajnsztejn. Da segnalare, il rientro in campo di Alessandro Murreli.

Nel campionato di Prima categoria, continua a sorprendere la Baunese di mister Porcu : 3 a 1 in casa del Barisardo. In vantaggio con l’ex Carta, in nerazzurri vengono raggiunti immediatamente da el trenza Pischedda. Ci pensano però Bangoni e Mereu a chiudere i conti, permettendo così alla Baunese di vivere un’altra settimana da capolista, assieme al San Vito, vittorioso per una rete a zero al Teccodì di Jerzu. Il Villagrande, nel giorno dell’intitolazione del comunale alla memoria di Zazzo Melis, supera il Cardedu (2-1), grazie alle reti di Mario Melis e del rientrante Erik Scudu. Su rigore, il momentaneo pareggio di Langiu per gli ospiti. Idolo corsaro sul campo della Gemini Pirri (2-3), grazie a Loi, Mauro Arras e Lancioni. Sotto di un gol e di un uomo, i ragazzi di Simone Podda sono riusciti a portare a casa una vittoria pesantissima. Importante, anche il successo del Triei (2-0 all’Halley), frutto della doppietta di Simone Monni e delle parate di Pilia. Nell’altro derby di giornata, Castor – Girasole (1-2), decide Marco Nieddu al 93°. In vantaggio i granata con Devigus, il pareggio arriva all’83° con Mattia Muggianu, poi gol vittoria in pieno recupero di Nieddu.

In Seconda categoria, pareggio (2-2) per la capolista Loceri a Lotzorai. I ragazzi di mister Congiu vanno sotto, 1-0 siglato da Maurizio Mucaria; Magari e Fanelli firmano il sorpasso, ma Lobina spezza i sogni dei giallorossi. Cinquina del Seui a Ilbono (1-5), con le reti di Cocco, Deplano, Deiana, Walter Laconi e Maurizio Loi; Coda per l’Ilbono. Vittoria anche del Talana a Tertenia (2-3). I locali, in vantaggio per due volte con Piroddi e Pani, si sono fatti raggiungere e superare da Mattia Serra, Tegas e Marco Murgioni (quarto gol in quattro partite per il villanovese). Pareggio casalingo (1-1) per il Perdasdefogu contro il Real Villanovatulo.

Una storia surreale arriva da Salerno e sta facendo rapidamente il giro del web: l’Agenzia delle Entrate ha inviato una cartella esattoriale a un bambino di appena 7 anni, chiedendo il pagamento dell’Irpef arretrata relativa al 2017. Peccato che, all’epoca, il piccolo non fosse nemmeno nato.

La vicenda, incredibile ma vera, ha immediatamente suscitato lo sconcerto dei genitori, che si sono trovati di fronte a un atto ufficiale con tanto di calcolo dell’imposta e dettagli sul presunto mancato pagamento. Non si tratta di un errore di omonimia: il nome del bambino corrisponde esattamente a quello indicato nella cartella, rendendo la situazione ancor più paradossale.

I genitori hanno annunciato di aver già predisposto il ricorso formale contro l’Agenzia delle Entrate, sottolineando l’assurdità della richiesta. «È incredibile pensare che il Fisco possa avanzare pretese economiche nei confronti di un bambino che all’epoca non era nemmeno nel mondo», hanno dichiarato, denunciando un episodio che sembra frutto di un errore amministrativo di dimensioni gigantesche.

Esperti di diritto tributario sottolineano come episodi simili, sebbene rari, possano capitare a causa di problemi nei sistemi informatici o errori di attribuzione delle posizioni fiscali. Tuttavia, casi in cui il destinatario non era ancora nato sono praticamente un unicum nella cronaca nazionale.

La vicenda ha già iniziato a circolare sui social, generando reazioni tra lo sconcerto e l’ironia: molti utenti si chiedono come sia possibile che il sistema possa generare una cartella esattoriale con dati così palesemente errati.

Resta da vedere come l’Agenzia delle Entrate gestirà la situazione, ma intanto la storia di questo piccolo salernitano rischia di entrare negli annali come uno degli episodi più bizzarri del fisco italiano.