Longevità eccezionale a Villagrande Strisaili, tra transizione e pastoralismo.

Il primo centenario nella storia di Villagrande, di cui si ha notizia, è la signora  M. Grazia Agus nata nel 1778 e deceduta all’età di 104 anni, nel lontano 1882. Ultracentenario dei giorni nostri è stato Angelo Cabras, scomparso alcuni mesi fa, con i suoi 104 anni. Prima di lui abbiamo conosciuto, sempre a Villanova, Giuseppe Murinu, 105 anni e la moglie Efisia, 102 anni. Ma la lista è lunghissima.

Dopo tantissimi studi, confronti, analisi, metodologie è stato possibile riconoscere il “Primato mondiale di longevità maschile” per Villagrande Strisaili (si considera anche la frazione di Villanova). Nel centro ogliastrino, infatti, si registra la più elevata concentrazione al mondo di ultraottantenni, ultranovantenni e ultracentenari, rapportata alla popolazione totale. Un dato di grandissimo rilievo, rafforzato dal fatto che a vivere a lungo sono più gli uomini delle donne. L’importante riconoscimento è stato conferito a Villagrande nel 2011 nell’ambito dell’iniziativa “Villagrande:terra della longevità”. E’sorta quindi la necessità di portare avanti ulteriori studi che comprendano anche approfondimenti biomedici e di comportamento della popolazione locale, nonchè di approfondire le nostre peculiarità economico – agropastorali, antropologiche e alimentari aventi certamente importanti ricadute sul piano della salute e sulla longevità umana.

I primi studi hanno fatto emergere che non esistono ricette magiche ma solo alcuni fattori: la qualità dell’alimentazione, l’attività fisica, la vita all’aria aperta, l’acqua, le sane abitudini, il modo positivo di affrontare la vita, la qualità delle interazioni sociali, la spiritualità e la componente genetica.

L’amministrazione comunale di Villagrande organizzerà il 14 – 15 giugno il convegno “La longevità eccezionale a Villagrande Strisaili tra transizione e pastoralismo”. Patrocinato dalla Fondazione Banco di Sardegna e dall’Università di Sassari e Università Cattolica di Louvain, questo convegno avrà tra i suoi partecipanti prestigiosi studiosi e ricercatori internazionali. Altra importante iniziativa è l’istituzione di un centro studi sulla salute e longevità umana. Denominato CE. IN. SA. LO., il centro si avvarrà del Prof. Michel Poulain dell’Università Cattolique di Louvain e dell Dott. Gianni Pes dell’Unioversità di Sassari. Questi studiosi di fama internazionale, si attiveranno per instaurare contatti ufficiali con case farmaceutiche nazionali, internazionali o istituti di ricerca finalizzati ad appurare eventuali disponibilità di collaborazione con l’amministrazione comunale per lo studio medico scientifico della pololazione di Villagrande Strisaili.

Una storia surreale arriva da Salerno e sta facendo rapidamente il giro del web: l’Agenzia delle Entrate ha inviato una cartella esattoriale a un bambino di appena 7 anni, chiedendo il pagamento dell’Irpef arretrata relativa al 2017. Peccato che, all’epoca, il piccolo non fosse nemmeno nato.

La vicenda, incredibile ma vera, ha immediatamente suscitato lo sconcerto dei genitori, che si sono trovati di fronte a un atto ufficiale con tanto di calcolo dell’imposta e dettagli sul presunto mancato pagamento. Non si tratta di un errore di omonimia: il nome del bambino corrisponde esattamente a quello indicato nella cartella, rendendo la situazione ancor più paradossale.

I genitori hanno annunciato di aver già predisposto il ricorso formale contro l’Agenzia delle Entrate, sottolineando l’assurdità della richiesta. «È incredibile pensare che il Fisco possa avanzare pretese economiche nei confronti di un bambino che all’epoca non era nemmeno nel mondo», hanno dichiarato, denunciando un episodio che sembra frutto di un errore amministrativo di dimensioni gigantesche.

Esperti di diritto tributario sottolineano come episodi simili, sebbene rari, possano capitare a causa di problemi nei sistemi informatici o errori di attribuzione delle posizioni fiscali. Tuttavia, casi in cui il destinatario non era ancora nato sono praticamente un unicum nella cronaca nazionale.

La vicenda ha già iniziato a circolare sui social, generando reazioni tra lo sconcerto e l’ironia: molti utenti si chiedono come sia possibile che il sistema possa generare una cartella esattoriale con dati così palesemente errati.

Resta da vedere come l’Agenzia delle Entrate gestirà la situazione, ma intanto la storia di questo piccolo salernitano rischia di entrare negli annali come uno degli episodi più bizzarri del fisco italiano.