Una singolare porta, trasformata in icona grazie al suo ruolo nel celebre film “Titanic”, ha recentemente raggiunto un prezzo sorprendente in un’asta negli Stati Uniti. Questa porta, utilizzata nelle scene finali del film, in cui salva la vita al personaggio di Rose mentre il suo amato Jack muore assiderato nelle acque dell’Oceano Atlantico, è stata venduta per la cifra incredibile di 718.750 dollari, pari a circa 663.780 euro. Il pezzo fa parte di una serie di oggetti e costumi legati alla cinematografia, di proprietà della catena di ristoranti e resort Planet Hollywood.

Nel film del 1997 diretto da James Cameron, questa porta diventa un elemento cruciale, trasformandosi in una zattera improvvisata che offre salvezza solo a Rose, mentre Jack affronta un destino tragico. Cameron ha confermato che la morte di Jack era necessaria per il corretto sviluppo della trama, nonostante le critiche ricevute per questa decisione. L’oggetto di scena è stato creato basandosi su un autentico pezzo di detriti recuperati dal relitto del Titanic del 1912.

L’asta ha visto la vendita di vari oggetti legati al film, tra cui il timone della nave, il lampadario a soffitto, gli arredi lussuosi e altri pezzi significativi. Oltre alla porta, sono stati messi all’asta altri oggetti iconici del cinema, come la frusta utilizzata da Harrison Ford nei film di Indiana Jones, venduta per 525mila dollari, la palla da bowling di Bill Murray in “Kingpin”, venduta per 350mila dollari, l’ascia di Jack Nicholson in “Shining”, venduta per 125mila dollari, e l’abito nero di Tobey McGuire in “Spider-Man 3”, venduto per 125mila dollari.

L’attore Bernard Hill, celebre per i suoi ruoli in Titanic e nella trilogia del Signore degli Anelli, è morto all’età di 79 anni. Hill ha interpretato il capitano Edward Smith in Titanic, diretto da James Cameron, e Theoden, re di Rohan, nella saga de Il Signore degli Anelli.

La sua agente, Lou Colson, ha confermato la triste notizia alla Bbc.

Nato a Manchester il 17 dicembre 1944, Hill ha iniziato la sua carriera cinematografica nel 1982 con il film “Gandhi” di Richard Attenborough, seguito da un ruolo importante in “Il Bounty” di Roger Donaldson nel 1984.

Tra i suoi altri lavori troviamo “Le montagne della luna” del 1990 di Bob Rafelson, “Spiriti nelle tenebre” del 1996 di Stephen Hopkins, “Fino a prova contraria” del 1999 di Clint Eastwood, “Sogno di una notte di mezza estate” del 1999 di Michael Hoffman, “Il Re Scorpione” del 2002 di Chuck Russell e “Wimbledon” del 2004 di Richard Loncraine. Dopo un cameo in “Operazione Valchiria” del 2008 di Bryan Singer, tra le sue ultime apparizioni c’è “Golden Years – La banda dei pensionati” del 2016 di John Miller. Bernard Hill rimarrà per sempre nei nostri cuori come uno degli attori più iconici del cinema.