Muscoli o cervello? Nel caso di una donna romana di 43 anni che ha raccontato sui social un aneddoto capitatole di recente a Ostia, non c’è alcun dubbio: meglio un po’ di sale in zucca in più e qualche centimetro di “giro-bicipiti” in meno.

La storia, raccontata da Il Messaggero, è questa: due ragazzi muscolosi e prestanti di neanche 30 anni hanno cercato di instaurare un approccio con la donna, una bella bionda di 43 anni. Il risultato? Decisamente “rimandati”. E non potrebbe esserci parola più azzeccata per giudicare la loro performance da aspiranti seduttori visto che a tradirli è stata proprio la scarsa preparazione scolastica.

“Ero lì tranquilla su un lettino a godermi il sole e la solitudine e sono stata “approcciata” da due ragazzi che non avevano neanche trent’anni – racconta la donna -. Lusingata? Non direi! Eran entrambi palestrati, il corpo ben curato, ma la conversazione era poco interessante, a parte le battute iniziali di approccio…quello è il minimo sindacale. Ad un certo punto, dopo ben cinque abbondanti minuti di conversazione noioso e condizionali che seguivano i se, ho deciso di essere più cattiva del solito con alcune domande”.

Prima domanda loro se conoscessero Fedez e Ferragni. Risposta affermativa, niente di strano. Poi il rincaro della dose: “Sapete chi è Toscanelli? Lutazio Catulo? Chi ha scritto i Promessi Sposi?”. Viste le mancate risposte la donna ha deciso di assestare il colpo di grazia: “Magari dovreste dedicare meno tempo ad allenare i bicipiti e un po’ più tempo ad allenare quel muscolo che divide le orecchie, lo vedo abbastanza atrofizzato”.

Insomma, un due di picche in piena regola per i due ragazzi che sognavano l’avventura amorosa con la bella donna più matura di loro. Chissà che non abbiano imparato la lezione.

Cambiano le regole per chi vola in Italia e in Europa: non è più obbligatorio mostrare il documento d’identità al momento dell’imbarco per i voli nazionali e per quelli diretti all’interno dell’area Schengen. Una semplificazione che rende l’esperienza in aeroporto più snella e veloce, equiparando il viaggio in aereo a quello in treno per quanto riguarda i controlli documentali.

La nuova procedura, già avviata in fase sperimentale, prevede che sia sufficiente la carta d’imbarco per accedere ai gate. I passeggeri dovranno comunque sottoporsi ai controlli di sicurezza (come il passaggio ai metal detector), ma senza la necessità di mostrare un documento identificativo.

Attenzione però: il documento d’identità va comunque portato con sé. Ci sono infatti situazioni in cui resta obbligatorio:

• Controlli a campione da parte delle forze dell’ordine presenti in aeroporto.
• Rientro da un altro Paese Schengen, dove le regole italiane non si applicano: al momento dell’imbarco per tornare in Italia, il documento potrebbe essere richiesto.

Perché questo cambiamento? L’obiettivo, a detta dell’Enac, è chiaro: ridurre i tempi di attesa ai gate e velocizzare le procedure d’imbarco, favorendo una gestione più efficiente dei flussi di passeggeri. Un passo in avanti verso un’esperienza di viaggio più moderna, pur mantenendo un livello di sicurezza adeguato.