Nonna Jennie, 103 anni, sconfigge il Covid e per festeggiare chiede una birra fresca
#mondo La signora, 103 anni, polacca di origine ma residente negli Usa, dopo tre settimane di malattia, ha sconfitto il Coronavirus e, per festeggiare la guarigione, ha chiesto una birra fredda
Nonna Jennie Stejina, 103 anni, si è ammalata di Covid-19 tre settimane fa. La signora però non si è data per vinta e con il carattere che l’ha sempre contraddistinta, ha lottato e ha vinto.
La signora, polacca di origine ma residente nel Massachussets è stata la prima positiva della casa di cura dove vive. Vista l’età tutta la sua famiglia ha temuto il peggio, ma quel peggio, ormai, è passato.
La nonnina per festeggiare ha chiesto una birra, la sua preferita, la Bud Light. La donna dal 1992 è vedova, da quando ha perso il marito Teddy all’età di 82 anni.
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Spende 40mila euro in videogame utilizzando la carta di credito della Parrocchia: prete nei guai
Sebbene abbia ammesso di aver effettuato gli acquisti per migliorare la sua esperienza di gioco, ha negato di averlo fatto intenzionalmente con i fondi della chiesa, sostenendo che fossero collegati al suo telefono per acquisti legittimi per la parrocchia e che li abbia utilizzati accidentalmente.
Il prete statunitense Lawrence Kozak, di 51 anni, è stato arrestato per aver sperperato oltre 40mila euro in microtransazioni di giochi come Candy Crush e Mario Kart Tour, utilizzando i fondi della sua Chiesa. Le microtransazioni sono diventate una caratteristica comune nei giochi popolari di oggi, sia su dispositivi mobili che su console.
Tuttavia, questa dipendenza può avere conseguenze devastanti sul portafoglio, come dimostra il caso del prete, che ha rubato migliaia di dollari dalle carte di credito collegate alla chiesa per finanziare la sua abitudine al gioco.
Kozak è stato accusato di furto e altri crimini perpetrati nel corso di tre anni, secondo quanto riferito dalla procura della contea di Chester, Filadelfia. Le indagini hanno rivelato che ha speso un’enorme somma in transazioni Apple dal 2019 al 2022. Sebbene abbia ammesso di aver effettuato gli acquisti per migliorare la sua esperienza di gioco, ha negato di averlo fatto intenzionalmente con i fondi della chiesa, sostenendo che fossero collegati al suo telefono per acquisti legittimi per la parrocchia e che li abbia utilizzati accidentalmente.
Successivamente, Kozak ha restituito alla chiesa 8000 dollari in “rimborsi parrocchiali” e si è scusato con la comunità per il suo errore, impegnandosi a restituire l’intera somma spesa.
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