Friuli: disegnata una svastica sulla porta di casa di una deportata ad Auschwitz

#Italia Ancora un episodio di antisemitismo: una svastica è comparsa sulla porta di casa di una deportata ad Auschwitz. Poi, il simbolo nazista, è stato coperto con un cuore
Ancora un episodio di antisemitismo: una svastica è comparsa ieri vicino Udine sulla casa dove visse Arianna Szorenyi che il 16 giugno 1944 fu deportata assieme ai familiari ad Auschwitz. Il simbolo nazista è stato disegnato con un pennarello nero accanto alla porta, e poi ricoperto con un cuore. A riportare il fatto è Repubblica. Oggi davanti la casa di Szorenyi è prevista una manifestazione.
Ultimamente simili episodi si sono ripetuti in varie parti d’Italia: una scritta antisemita era infatti comparsa a Mondovì, in provincia di Cuneo sulla porta dell’abitazione di Lidia Beccaria Rolfi, staffetta partigiana, deportata a Ravensbruck come politica, ma testimone dell’Olocausto. Qui qualcuno ha pensato di scrivere le parole “Juden hier”, qui abita un ebreo, e una stella di David come quelle usate dai nazisti per identificare gli ebrei.
Il 28 gennaio era stata la volta di Vicenza. Fuori dalla sede del Pd, non lontana da quelle di Anpi e Arci era stato appeso un foglio con la scritta: “27 gennaio giornata della memoria ricordiamoci di riaprire i forni: ebrei, rom, sinti, froci, negri, comunisti ingresso libero”. Sotto una svastica e la sigla “SS VI”, che sta per la milizia speciale tedesca di Verona.
Ritrovato senza vita Fabrizio Spagnoli, vice ispettore della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Nuoro

Il corpo è stato rinvenuto a breve distanza dal punto in cui era stata ritrovata la sua auto nei giorni scorsi. Fabrizio Spagnoli, 30 anni, lascia 2 bambini.
È stato ritrovato senza vita Fabrizio Spagnoli, 30 anni, vice ispettore della Polizia di Stato in servizio alla Squadra Mobile di Nuoro. Il corpo è stato rinvenuto nelle campagne di Campotino, frazione del comune di Collecorvino (Pescara), a breve distanza dal punto in cui era stata ritrovata la sua auto nei giorni scorsi.
Spagnoli, originario dell’Abruzzo, si trovava a casa per una breve vacanza. Nei giorni precedenti alla scoperta del corpo, la famiglia – non riuscendo più a mettersi in contatto con lui – aveva presentato una denuncia di scomparsa ai carabinieri di Montesilvano, facendo scattare immediatamente le operazioni di ricerca.
Le ricerche si erano concentrate nella zona di Campotino, dove era stata rinvenuta la sua vettura in un’area isolata. Sul posto era stato allestito un posto di comando avanzato per coordinare le operazioni, che hanno coinvolto forze dell’ordine, volontari e unità cinofile.
Le autorità avevano inizialmente preso in considerazione diverse ipotesi: un possibile malore, un disorientamento o un allontanamento volontario. Fabrizio, padre di due figli, non aveva mostrato segnali evidenti di disagio nei giorni precedenti alla scomparsa. Fondamentali, nelle indagini, anche le immagini delle telecamere di sorveglianza, analizzate per ricostruire i suoi ultimi spostamenti.
Sulla dinamica e le cause del decesso saranno ora gli accertamenti medico-legali a fare piena luce. La notizia ha suscitato profondo cordoglio sia a Nuoro, dove il giovane agente lavorava, sia nella sua terra d’origine.

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