Terribile vicenda che arriva dal bresciano: lunedì mattina una 39enne, Francesca Fantoni, è stata trovata morta in un parco a Bedizzole. Il delitto sarebbe avvenuto tra le 20.30 e le 22 di sabato sera e la 39enne sarebbe stata uccisa – così ritiene chi indaga – direttamente nel parco pubblico dove è stata trovata senza vita lunedì mattina, massacrata di botte.

Le forze dell’ordine hanno fermato un uomo con cui la donna si è recata in un bar la sera della sua morte. Le telecamere mostrano i due che poi escono dal locale. A incastrare l’uomo è la felpa che indossa: «Abbiamo un video in cui si vede l’indagato e la vittima insieme uscire da un bar e lui ha la felpa pulita. Dopo un’ora e mezza in un altro video di una telecamera diversa, la sua felpa appare sporca come ha confermato anche un testimone», è la ricostruzione degli inquirenti.

Il sangue sulla felpa che indossava sabato sera l’uomo e che è stata trovata a casa sua corrisponde al profilo genetico di Francesca Fantoni. Lo hanno stabilito le analisi effettuate dagli inquirenti e il dato è contenuto nella richiesta di convalida del fermo per il 32enne accusato di omicidio volontario. Secondo i primi rilievi, avrebbe ucciso la donna a mani nude e alla fine, durante un’interrogatorio in carcere a Brescia, l’omicida ha confessato.

Il giornalista Franco Di Mare è morto a Roma.

La famiglia ha annunciato il decesso con una nota: “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari, oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare. Seguirà comunicazione per le esequie”.

Meno di un mese fa, il 28 aprile, durante una commovente apparizione a “Che tempo che fa”, Di Mare aveva parlato del suo ultimo libro, “Le parole per dirlo, la guerra dentro e fuori di noi” (Sem editori). In quell’occasione, aveva rivelato di essere gravemente malato: “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere, ma non è ancora finita”. Di Mare aveva spiegato a Fabio Fazio che aveva contratto la malattia respirando amianto durante le sue missioni da inviato di guerra. Aveva inoltre espresso la sua serenità nonostante la diagnosi, aggiungendo che “da questo non si guarisce”. Le sue affermazioni avevano colpito profondamente il pubblico, specialmente per le critiche alla Rai (pur precisando che non si riferiva all’attuale dirigenza) riguardo il trattamento ricevuto dopo la scoperta della malattia.