Si è registrato il secondo livello di acqua più alto della storia nella notte a Venezia. La mareggiata ha portato il livello della laguna a 187 centimetri, un dato secondo solo a quello del 1966, quando si registrarono 194 centimetri.

Acqua alta a Venezia il 13 novembre 2019 – Foto del Comune di Venezia

In mattinata è attesa un’altra super marea di 145 centimetri e nel capoluogo veneto il sindaco Brugnaro ha già chiesto lo stato di calamità. Una nottata terribile che ha causato due morti, entrambi nell’isola di Pellestrina. Si tratta di un anziano rimasto fulminato e un altro uomo, probabilmente colpito da malore.

Molto ingenti i disagi a tutta la città: gondole e barche trascinate dalla corrente, tre vaporetti affondati, ma soprattutto allagamenti agli edifici e ai monumenti. Sono in corso le verifiche all’interno della Basilica di San Marco, la cripta sarebbe rimasta interamente sommersa dalla marea e all’interno della Chiesa il livello dell’acqua sarebbe di oltre un metro. 

Acqua alta a Venezia il 13 novembre 2019 – Foto del Comune di Venezia

Un adolescente britannico di 15 anni, in vacanza a Minorca con la famiglia, avrebbe dovuto imbarcarsi per Londra, ma si è ritrovato a oltre mille chilometri di distanza, a Milano Malpensa. L’episodio, raccontato dal Guardian e confermato dalla compagnia EasyJet, è ora al centro di un’inchiesta interna.

Il giovane, atteso su un volo diretto a Stansted, si sarebbe perso di vista con i genitori nel caos dello scalo di Mahon. Non riuscendo a trovarlo, la famiglia ha allertato la polizia, che attraverso le immagini di videosorveglianza ha scoperto che il ragazzo era salito per errore su un aereo EasyJet in partenza per l’Italia, e per di più senza biglietto.

L’aereo è atterrato a Malpensa nel pomeriggio. EasyJet ha provveduto a far arrivare la madre a Milano, dove è giunta intorno alle 20. Madre e figlio sono poi ripartiti insieme per Londra.