Ubriaca in un volo della Air Wisconsin. Una condizione inaccettabile se si pensa che la protagonista di questa vicenda è una hostess americana, Julianne March, del Wisconsin, che il 2 agosto è stata arrestata per ubriachezza molesta non appena il volo sul quale prestava servizio è atterrato.

Come riporta Agi, l’ordine di comparizione della Corte Superiore della contea di St. Joseph County sostiene che l’ubriachezza di March sull’aereo “ha messo in pericolo la vita di un’altra persona, vale a dire: i passeggeri del volo”. La donna è stata anche licenziata da Air Wisconsin e ora rischia una condanna fino a sei mesi di detenzione.

L’ubriachezza della donna, a quanto pare, era evidente al punto che la hostess non sarebbe riuscita a fare tutto l’annuncio di sicurezza pre-volo e i piloti hanno avuto difficoltà a contattarla al telefono interno durante il rullaggio. Si sarebbe seduta, senza più alzarsi sino all’atterraggio a South Bend e una passeggera le ha persino dovuto allacciare la cintura di sicurezza.

A terra, poi, le è strato trovato un tasso alcolemico di 0,204 quando il limite per il personale di volo è di 0,04.

Il prete statunitense Lawrence Kozak, di 51 anni, è stato arrestato per aver sperperato oltre 40mila euro in microtransazioni di giochi come Candy Crush e Mario Kart Tour, utilizzando i fondi della sua Chiesa. Le microtransazioni sono diventate una caratteristica comune nei giochi popolari di oggi, sia su dispositivi mobili che su console.

Tuttavia, questa dipendenza può avere conseguenze devastanti sul portafoglio, come dimostra il caso del prete, che ha rubato migliaia di dollari dalle carte di credito collegate alla chiesa per finanziare la sua abitudine al gioco.

Kozak è stato accusato di furto e altri crimini perpetrati nel corso di tre anni, secondo quanto riferito dalla procura della contea di Chester, Filadelfia. Le indagini hanno rivelato che ha speso un’enorme somma in transazioni Apple dal 2019 al 2022. Sebbene abbia ammesso di aver effettuato gli acquisti per migliorare la sua esperienza di gioco, ha negato di averlo fatto intenzionalmente con i fondi della chiesa, sostenendo che fossero collegati al suo telefono per acquisti legittimi per la parrocchia e che li abbia utilizzati accidentalmente.

Successivamente, Kozak ha restituito alla chiesa 8000 dollari in “rimborsi parrocchiali” e si è scusato con la comunità per il suo errore, impegnandosi a restituire l’intera somma spesa.