È stata celebrata ieri a Parigi alle 18, in diretta tv, la prima messa nella cattedrale di Notre Dame dopo il disastroso incendio che ha distrutto il tetto dello storico edificio parigino. Pochi religiosi presenti, tra cui l’arcivescovo di Parigi, monsignor Michel Aupetit, hanno dovuto indossare un elmetto da cantiere per ragioni di sicurezza.

Alla messa sono state ammesse solo una trentina di persone, soprattutto sacerdoti con insieme con alcuni canonici, volontari, persone che lavorano sul cantiere e impiegati della diocesi parigina. La messa è stata celebrata in una cappella nel fondo della chiesa, nella parte non interessata dall’incendio.

La funzione si svolge in una cappella sul fondo della chiesa, risparmiata dalle fiamme poiché il resto della cattedrale è pericolante. Sempre per ragioni di sicurezza rimane ancora chiuso il piazzale antistante la chiesa.

Il prete statunitense Lawrence Kozak, di 51 anni, è stato arrestato per aver sperperato oltre 40mila euro in microtransazioni di giochi come Candy Crush e Mario Kart Tour, utilizzando i fondi della sua Chiesa. Le microtransazioni sono diventate una caratteristica comune nei giochi popolari di oggi, sia su dispositivi mobili che su console.

Tuttavia, questa dipendenza può avere conseguenze devastanti sul portafoglio, come dimostra il caso del prete, che ha rubato migliaia di dollari dalle carte di credito collegate alla chiesa per finanziare la sua abitudine al gioco.

Kozak è stato accusato di furto e altri crimini perpetrati nel corso di tre anni, secondo quanto riferito dalla procura della contea di Chester, Filadelfia. Le indagini hanno rivelato che ha speso un’enorme somma in transazioni Apple dal 2019 al 2022. Sebbene abbia ammesso di aver effettuato gli acquisti per migliorare la sua esperienza di gioco, ha negato di averlo fatto intenzionalmente con i fondi della chiesa, sostenendo che fossero collegati al suo telefono per acquisti legittimi per la parrocchia e che li abbia utilizzati accidentalmente.

Successivamente, Kozak ha restituito alla chiesa 8000 dollari in “rimborsi parrocchiali” e si è scusato con la comunità per il suo errore, impegnandosi a restituire l’intera somma spesa.