Cane soppresso per essere sepolto con la padrona: la donna l’aveva scritto sul testamento
#mondo L'assurda richiesta di una donna americana ha scatenato le polemiche degli animalisti e non. Lei, proprietaria di una cagnolina, aveva scritto sul testamento la volontà di far sopprimere l'animale in caso fosse morta affinchè potessero essere seppellite insieme
Un cane sano è stato soppresso per essere sepolto insieme alla sua proprietaria. E’ accaduto a Richmond, negli Stati Uniti. Era stata la stessa padrona a chiederlo esplicitamente nel suo testamento.
L’assurda vicenda è stata riportata dai media americani scatenando una pioggia di polemiche. Gli animalisti del Chesterfield County Animal Service, il rifugio per animali dove il cane Emma era stato portato in attesa dell’eutanasia, avevano cercato di fermare l’esecutore delle volontà della donna, cercando di convincerlo a non ucciderla, bensì a darla in adozione, senza però riuscirci.
I fatti risalgono a fine marzo, quando Emma è stata portata via dal rifugio per essere soppressa e, successivamente, cremata. Le sue ceneri sono poi state depositate in un’urna e consegnate a un rappresentante autorizzato.
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Spende 40mila euro in videogame utilizzando la carta di credito della Parrocchia: prete nei guai
Sebbene abbia ammesso di aver effettuato gli acquisti per migliorare la sua esperienza di gioco, ha negato di averlo fatto intenzionalmente con i fondi della chiesa, sostenendo che fossero collegati al suo telefono per acquisti legittimi per la parrocchia e che li abbia utilizzati accidentalmente.
Il prete statunitense Lawrence Kozak, di 51 anni, è stato arrestato per aver sperperato oltre 40mila euro in microtransazioni di giochi come Candy Crush e Mario Kart Tour, utilizzando i fondi della sua Chiesa. Le microtransazioni sono diventate una caratteristica comune nei giochi popolari di oggi, sia su dispositivi mobili che su console.
Tuttavia, questa dipendenza può avere conseguenze devastanti sul portafoglio, come dimostra il caso del prete, che ha rubato migliaia di dollari dalle carte di credito collegate alla chiesa per finanziare la sua abitudine al gioco.
Kozak è stato accusato di furto e altri crimini perpetrati nel corso di tre anni, secondo quanto riferito dalla procura della contea di Chester, Filadelfia. Le indagini hanno rivelato che ha speso un’enorme somma in transazioni Apple dal 2019 al 2022. Sebbene abbia ammesso di aver effettuato gli acquisti per migliorare la sua esperienza di gioco, ha negato di averlo fatto intenzionalmente con i fondi della chiesa, sostenendo che fossero collegati al suo telefono per acquisti legittimi per la parrocchia e che li abbia utilizzati accidentalmente.
Successivamente, Kozak ha restituito alla chiesa 8000 dollari in “rimborsi parrocchiali” e si è scusato con la comunità per il suo errore, impegnandosi a restituire l’intera somma spesa.
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