È partita la demolizione del ponte Morandi a Genova. Oggi sono iniziate le operazioni preliminari per l’abbattimento della pila 5 del viadotto crollato in parte lo scorso 14 agosto e che attraversa la città ligure, passando sopra il torrente Polcevera.

Sul posto sono operativi i tecnici dell’ati che si occupano della demolizione. I lavori sono iniziati con lo smontaggio dei marciapiede, base di cemento armato della pila. Fra cinque giorni i blocchi della pila saranno smontati e portati giù dalle gru. Nel frattempo sono in corso le operazioni di smontaggio delle due travi tampone posizionate sulla sponda ovest del Polcevera. Le operazioni di demolizione dureranno circa due settimane.

L’avvio dei lavori a poche ore dalla firma da parte di Marco Bucci, sindaco di Genova e Commissario per la ricostruzione, del decreto che dà il via libera al progetto esecutivo di ricostruzione del ponte.

Il prete statunitense Lawrence Kozak, di 51 anni, è stato arrestato per aver sperperato oltre 40mila euro in microtransazioni di giochi come Candy Crush e Mario Kart Tour, utilizzando i fondi della sua Chiesa. Le microtransazioni sono diventate una caratteristica comune nei giochi popolari di oggi, sia su dispositivi mobili che su console.

Tuttavia, questa dipendenza può avere conseguenze devastanti sul portafoglio, come dimostra il caso del prete, che ha rubato migliaia di dollari dalle carte di credito collegate alla chiesa per finanziare la sua abitudine al gioco.

Kozak è stato accusato di furto e altri crimini perpetrati nel corso di tre anni, secondo quanto riferito dalla procura della contea di Chester, Filadelfia. Le indagini hanno rivelato che ha speso un’enorme somma in transazioni Apple dal 2019 al 2022. Sebbene abbia ammesso di aver effettuato gli acquisti per migliorare la sua esperienza di gioco, ha negato di averlo fatto intenzionalmente con i fondi della chiesa, sostenendo che fossero collegati al suo telefono per acquisti legittimi per la parrocchia e che li abbia utilizzati accidentalmente.

Successivamente, Kozak ha restituito alla chiesa 8000 dollari in “rimborsi parrocchiali” e si è scusato con la comunità per il suo errore, impegnandosi a restituire l’intera somma spesa.