Piccola rivoluzione in casa Mediaset che inaugura oggi, in occasione del match dei quarti di finale di Champion’s League Juventus-Real Madrid, il suo nuovo canale in chiaro sul digitale terrestre, 20.

Esultano i tifosi bianconeri di tutta Italia, ma anche i semplici appassionati di calcio, che per assistere alle ultime fasi della Champions League di quest’anno potranno farlo comodamente da casa e senza nessun abbonamento.

Oltre a Juventus-Real Madrid che come abbiamo detto sarà visibile in chiaro a partire dalle 19.30 (la partita inizierà come di consueto alle 20.45) Mediaset offrirà domani anche lo spettacolo dell’altro quarto di finale con un’italiana in campo, Barcellona-Roma che sarà trasmessa in chiaro su Canale 5.

Per guardare Juventus-Real Madrid in chiaro sarà necessario risintonizzare i canali del proprio digitale terrestre, qualora la tv non lo faccia già in automatico.

Una storia surreale arriva da Salerno e sta facendo rapidamente il giro del web: l’Agenzia delle Entrate ha inviato una cartella esattoriale a un bambino di appena 7 anni, chiedendo il pagamento dell’Irpef arretrata relativa al 2017. Peccato che, all’epoca, il piccolo non fosse nemmeno nato.

La vicenda, incredibile ma vera, ha immediatamente suscitato lo sconcerto dei genitori, che si sono trovati di fronte a un atto ufficiale con tanto di calcolo dell’imposta e dettagli sul presunto mancato pagamento. Non si tratta di un errore di omonimia: il nome del bambino corrisponde esattamente a quello indicato nella cartella, rendendo la situazione ancor più paradossale.

I genitori hanno annunciato di aver già predisposto il ricorso formale contro l’Agenzia delle Entrate, sottolineando l’assurdità della richiesta. «È incredibile pensare che il Fisco possa avanzare pretese economiche nei confronti di un bambino che all’epoca non era nemmeno nel mondo», hanno dichiarato, denunciando un episodio che sembra frutto di un errore amministrativo di dimensioni gigantesche.

Esperti di diritto tributario sottolineano come episodi simili, sebbene rari, possano capitare a causa di problemi nei sistemi informatici o errori di attribuzione delle posizioni fiscali. Tuttavia, casi in cui il destinatario non era ancora nato sono praticamente un unicum nella cronaca nazionale.

La vicenda ha già iniziato a circolare sui social, generando reazioni tra lo sconcerto e l’ironia: molti utenti si chiedono come sia possibile che il sistema possa generare una cartella esattoriale con dati così palesemente errati.

Resta da vedere come l’Agenzia delle Entrate gestirà la situazione, ma intanto la storia di questo piccolo salernitano rischia di entrare negli annali come uno degli episodi più bizzarri del fisco italiano.