Iliad, pubblicità ingannevole. Stop agli spot dal 20 luglio
Iliad, gli spot del nuovo operatore low cost di telefonia bloccati per «comunicazione ingannevole». Il Gran Giurì della pubblicità ha imposto di interrompere la diffusione degli spot e di cambiare le affissioni entro il 20 luglio.
Iliad, pubblicità ingannevole. Stop agli spot dal 20 luglio.
L’arrivo in Italia del nuovo operatore francese Iliad ha già avuto delle ripercussioni: il Gran Giurì della pubblicità nei giorni scorsi, su denuncia dei concorrenti Tim e Vodafone, ha parlato di «pratiche commerciali scorrette riguardo la promessa di una copertura 4G+». Accusa già rivolta dal Codacons: ha diffuso «messaggi pubblicitari ingannevoli e promesse che non si possono mantenere». E alla fine è arrivata anche la prima condanna: il Gran Giuri della pubblicità ha dato ragione ai rivali affermando che non è adeguata la trasparenza di informazione di Iliad.
Come riporta il Corriere per il Giurì non è adeguata la trasparenza dell’informazione né sui costi di attivazione, pari a 9,99 euro, né sui limiti di utilizzo dei dati in Europa (2 GB a fronte dei 30 GB disponibili in Italia). Dal 20 luglio dunque Iliad dovrà interrompere la diffusione degli spot o sostituirli. La stessa Tim ha segnalato i concorrenti al Ministero degli Interni con l’accusa di violare addirittura il decreto antiterrorismo Pisanu: la procedura di attivazione della sim card prevede infatti di scansionare in autonomia il proprio documento, dunque il controllo dell’operatore umano arriva solo in un secondo momento.
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90mila euro al mese per fare il bagno in piscina: l’incredibile offerta di lavoro diventa virale
Il pacchetto salariale per il Chief Pool Officer comprende un salario base di 50.000 dollari, che coprirà le spese di viaggio, le prenotazioni delle piscine e l’acquisto di accessori per le riprese.
Immaginate di ricevere un salario di 100.000 dollari semplicemente per immergervi nelle piscine di tutto il paese. Non è uno scherzo, ma una straordinaria opportunità di lavoro offerta da Swimply, la piattaforma leader nel noleggio di piscine e altri spazi per il tempo libero, soprannominata l'”Airbnb delle piscine”.
L’azienda cerca candidati per il ruolo di “Chief Pool Officer”. I fortunati selezionati avranno il compito di visitare e recensire tramite video tutte le piscine degli Stati Uniti presenti sulla piattaforma. Il compenso? Fino a 100.000 dollari, equivalenti a circa 92.000 euro. Le qualifiche richieste sono semplici: avere almeno 18 anni e prenotare le esperienze attraverso Swimply, creando recensioni video in stile social media.
Il pacchetto salariale per il Chief Pool Officer comprende un salario base di 50.000 dollari, che coprirà le spese di viaggio, le prenotazioni delle piscine e l’acquisto di accessori per le riprese. Inoltre, è possibile guadagnare ulteriori 50.000 dollari in bonus, determinati dalla qualità dei video e dall’engagement degli utenti. Swimply ha sottolineato che non c’è un limite al numero di candidature ricevibili.
Questa offerta rappresenta non solo una fonte di guadagno, ma anche un’occasione irripetibile per esplorare gli Stati Uniti in modo unico e divertente, contribuendo al contempo alla promozione di una piattaforma innovativa come Swimply.
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