Cinque persone sono morte questo pomeriggio a causa di un’ondata del torrente Raganello a Civita, in provincia di Cosenza. La pioggia avrebbe fatto ingrossare il letto del torrente e diverse persone sarebbero rimaste intrappolate sugli scogli.

La Protezione civile nazionale ha confermato che tra loro c’era anche una giovane ragazza non ancora identificata. Il gruppo di una quindicina di escursionisti sarebbe stato colto dalla piena mentre visitava un’area di gole e canyon: in 12 sono riusciti ad evitare il torrente mentre 5 sono stati travolti dall’acqua. I Vigili del fuoco stanno lavorando per recuperarle ma si teme che l’onda possa aver travolto anche altri escursionisti che si trovavano nella zona.

Il giornalista Franco Di Mare è morto a Roma.

La famiglia ha annunciato il decesso con una nota: “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari, oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare. Seguirà comunicazione per le esequie”.

Meno di un mese fa, il 28 aprile, durante una commovente apparizione a “Che tempo che fa”, Di Mare aveva parlato del suo ultimo libro, “Le parole per dirlo, la guerra dentro e fuori di noi” (Sem editori). In quell’occasione, aveva rivelato di essere gravemente malato: “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere, ma non è ancora finita”. Di Mare aveva spiegato a Fabio Fazio che aveva contratto la malattia respirando amianto durante le sue missioni da inviato di guerra. Aveva inoltre espresso la sua serenità nonostante la diagnosi, aggiungendo che “da questo non si guarisce”. Le sue affermazioni avevano colpito profondamente il pubblico, specialmente per le critiche alla Rai (pur precisando che non si riferiva all’attuale dirigenza) riguardo il trattamento ricevuto dopo la scoperta della malattia.