Si inizia la conta dei danni legati al maltempo. In Sardegna, vento, pioggia e grandine hanno devastato il territorio. Oggi si spera in una tregua.

Sale a 10 la conta delle vittime per il maltempo, ne dà notizia Repubblica. È stata recuperato il corpo di una donna morta in Val di Sole, dove è esondato il Meladrio.  Forte pioggia e vento sono attesi anche per oggi. Ieri pomeriggio un 63enne a Marignano (Rimini) è morto durante un’uscita in kitesurf: è stato sbalzato, secondo le prime ricostruzioni, e scagliato sulla scogliera. Ritrovato morto anche un velista disperso a Catanzaro. In generale, sono state registrate vittime in Calabria, Liguria, Lazio, Campania, Veneto e Trentino.

Settemila interventi dei vigili del fuoco – 5800 in servizio – solo ieri mattina, come riporta Il Messaggero. I sommozzatori nella notte hanno salvato 19 diportisti, per ore bloccati sulla diga di Rapallo. Voli cancellati a Genova, il maltempo ha reso impraticabile la pista. Portofino risulta isolata: la mareggiata che ha investito il Golfo del Tigullio ha danneggiato la provinciale. In questa zona, allerta rossa.

In Alto Adige – soprattutto in Val Pusteria, San Candido e San Sesto – la situazione è tragica: Rio Sesto e Drava sono usciti dagli argini. Disagi infiniti in strade e autostrade. In Friuli, 23mila persone sono rimaste senza energia elettrica, decine di strade interrotte e attenzione al livello dei fiumi – pare non si possa ancora tirare un sospiro di sollievo. I valori di pioggia e vento sono tra i più alti degli ultimi 30 anni. Cento interventi anche a Milano.

Una storia surreale arriva da Salerno e sta facendo rapidamente il giro del web: l’Agenzia delle Entrate ha inviato una cartella esattoriale a un bambino di appena 7 anni, chiedendo il pagamento dell’Irpef arretrata relativa al 2017. Peccato che, all’epoca, il piccolo non fosse nemmeno nato.

La vicenda, incredibile ma vera, ha immediatamente suscitato lo sconcerto dei genitori, che si sono trovati di fronte a un atto ufficiale con tanto di calcolo dell’imposta e dettagli sul presunto mancato pagamento. Non si tratta di un errore di omonimia: il nome del bambino corrisponde esattamente a quello indicato nella cartella, rendendo la situazione ancor più paradossale.

I genitori hanno annunciato di aver già predisposto il ricorso formale contro l’Agenzia delle Entrate, sottolineando l’assurdità della richiesta. «È incredibile pensare che il Fisco possa avanzare pretese economiche nei confronti di un bambino che all’epoca non era nemmeno nel mondo», hanno dichiarato, denunciando un episodio che sembra frutto di un errore amministrativo di dimensioni gigantesche.

Esperti di diritto tributario sottolineano come episodi simili, sebbene rari, possano capitare a causa di problemi nei sistemi informatici o errori di attribuzione delle posizioni fiscali. Tuttavia, casi in cui il destinatario non era ancora nato sono praticamente un unicum nella cronaca nazionale.

La vicenda ha già iniziato a circolare sui social, generando reazioni tra lo sconcerto e l’ironia: molti utenti si chiedono come sia possibile che il sistema possa generare una cartella esattoriale con dati così palesemente errati.

Resta da vedere come l’Agenzia delle Entrate gestirà la situazione, ma intanto la storia di questo piccolo salernitano rischia di entrare negli annali come uno degli episodi più bizzarri del fisco italiano.