Al liceo appare la scritta “Il preside è gay”. Lui: “Non la farò cancellare. Il problema è leggerlo come un’offesa”

Nei muri di un liceo di Ravenna scrivono: "Il preside è gay". Il dirigente scolastico commenta: "Rimarrà lì come una 'pietra d’inciampo' per l’intelligenza umana. Ciò che offende non è la falsa attribuzione di una condizione, ma il fatto che uno studente del mio liceo l'abbia pensata come un'offesa"
“Il preside è gay“. La scritta, apparsa su un muro esterno di un liceo di Ravenna, non verrà cancellata. A dirlo è lo stesso preside dell’istituto, Gianluca Dradi, con un post su Facebook: “Rimarrà lì “come una ‘pietra d’inciampo‘ per l’intelligenza umana. Ciò che offende non è la falsa attribuzione di una condizione, ma il fatto che uno studente del mio liceo l’abbia pensata come un’offesa“.
Come riportato dal TgCom, “in un primo momento la mia reazione è stata semplicemente un’alzata di spalle – racconta Dradi – Poi però ha prevalso l’idea di cogliere l’occasione per un piccolo gesto educativo nei confronti del presunto autore. A me non importa chi sia stato. Mi piacerebbe che fra qualche tempo l’autore, ripassando davanti a quel muro, possa ravvedersi e vergognarsi di aver pensato che quell’epiteto fosse un’offesa”. Per questo motivo la scritta resterà lì, come monito. “Il bullismo omofobo e non solo – prosegue il preside dello scientifico ravennate – è una vera piaga che colpisce gli adolescenti che vivono periodi di fragilità”.

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Il Sindaco di Olbia Settimo Nizzi in visita alla centenaria Antonietta Lorenzi: “Un esempio di vita e forza”

E' stato l’amore per la famiglia a portarla in Sardegna: ha seguito la figlia Ornella quando quest’ultima si è trasferita a Olbia, e da allora ha trovato qui la sua nuova casa.
Un compleanno speciale, una giornata indimenticabile. Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, ha fatto visita ad Antonietta Lorenzi, che il 14 giugno ha spento cento candeline. Una vita lunga un secolo, vissuta con determinazione, amore e dedizione alla famiglia.
Nata a Ventimiglia nel 1925 e cresciuta tra le bellezze della Liguria, Antonietta si è poi trasferita a Como, dove ha vissuto per molti anni accanto al marito. Ma è stato l’amore per la famiglia a portarla in Sardegna: ha seguito la figlia Ornella quando quest’ultima si è trasferita a Olbia, e da allora ha trovato qui la sua nuova casa.
Oggi Antonietta è circondata da una bellissima famiglia: oltre alla figlia, può contare sull’affetto di due nipoti e ben sei pronipoti, che rappresentano la gioia più grande della sua vita. Durante la visita, il primo cittadino di Olbia ha voluto portare a nome di tutta la comunità un omaggio floreale e una targa ricordo, ringraziandola per la sua testimonianza di resilienza e amore familiare.
“Antonietta è un simbolo di longevità e saggezza – ha dichiarato il sindaco Settimo Nizzi –. È un onore poter celebrare un traguardo così importante con una persona che ha attraversato un intero secolo con dignità e affetto verso i suoi cari”.
La visita si è svolta in un clima festoso e intimo, tra sorrisi, ricordi e qualche inevitabile emozione. Antonietta, visibilmente commossa, ha ringraziato tutti con parole semplici ma profonde: “La mia ricchezza sono loro, la mia famiglia”.

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