Al liceo appare la scritta “Il preside è gay”. Lui: “Non la farò cancellare. Il problema è leggerlo come un’offesa”
Nei muri di un liceo di Ravenna scrivono: "Il preside è gay". Il dirigente scolastico commenta: "Rimarrà lì come una 'pietra d’inciampo' per l’intelligenza umana. Ciò che offende non è la falsa attribuzione di una condizione, ma il fatto che uno studente del mio liceo l'abbia pensata come un'offesa"
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“Il preside è gay“. La scritta, apparsa su un muro esterno di un liceo di Ravenna, non verrà cancellata. A dirlo è lo stesso preside dell’istituto, Gianluca Dradi, con un post su Facebook: “Rimarrà lì “come una ‘pietra d’inciampo‘ per l’intelligenza umana. Ciò che offende non è la falsa attribuzione di una condizione, ma il fatto che uno studente del mio liceo l’abbia pensata come un’offesa“.
Come riportato dal TgCom, “in un primo momento la mia reazione è stata semplicemente un’alzata di spalle – racconta Dradi – Poi però ha prevalso l’idea di cogliere l’occasione per un piccolo gesto educativo nei confronti del presunto autore. A me non importa chi sia stato. Mi piacerebbe che fra qualche tempo l’autore, ripassando davanti a quel muro, possa ravvedersi e vergognarsi di aver pensato che quell’epiteto fosse un’offesa”. Per questo motivo la scritta resterà lì, come monito. “Il bullismo omofobo e non solo – prosegue il preside dello scientifico ravennate – è una vera piaga che colpisce gli adolescenti che vivono periodi di fragilità”.
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Non sentiremo più “Dirige l’orchestra il maestro Beppe Vessicchio”: l’amato direttore è morto oggi a 69 anni

Nato a Napoli nel 1956, Vessicchio è stato una delle figure più amate e riconoscibili della musica italiana, simbolo di professionalità, eleganza e umanità. Il suo nome è legato indissolubilmente a Sanremo, dove per decenni ha diretto l’orchestra accompagnando generazioni di artisti.
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Lutto nel mondo della musica: è morto oggi a Roma, all’età di 69 anni, il maestro Peppe Vessicchio. Il celebre direttore d’orchestra, arrangiatore e volto storico del Festival di Sanremo, si è spento nel pomeriggio all’ospedale San Camillo a seguito di una complicazione improvvisa. A darne notizia sono fonti vicine alla famiglia, confermate dall’ospedale.
Nato a Napoli nel 1956, Vessicchio è stato una delle figure più amate e riconoscibili della musica italiana, simbolo di professionalità, eleganza e umanità. Il suo nome è legato indissolubilmente a Sanremo, dove per decenni ha diretto l’orchestra accompagnando generazioni di artisti.
Sui social migliaia di messaggi di cordoglio da colleghi, musicisti e fan ricordano la sua gentilezza, la saggezza e il sorriso sempre discreto. I funerali si terranno in forma privata.
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