Capoterra: ritrovato il corpo senza vita di Matteo Pireddu, il 31enne scomparso

E' stato ritrovato ritrovato, purtroppo senza vita, il corpo del 31enne scomparso da Capoterra sabato 1 dicembre
Triste epilogo per la vicenda di Metteo Pireddu, il 31enne scomparso da Capoterra lo scorso sabato. Le ricerche proseguivano incessanti finchè poco fa, non è stato ritrovato il suo corpo privo di vita in località Marzaloi.
Al momento, come dichiarato dai carabinieri, sembra che la sua morte non possa essere riconducibile a responsabilità di terzi.

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La carovana rosa delle Pink Flamingos torna a Lanusei: pedalate, speranza e solidarietà

Nel primo pomeriggio di ieri le cicliste che stanno compiendo il tour della Sardegna hanno fatto tappa nell'Oncologia dell'ospedale di Lanusei
Con il loro inconfondibile entusiasmo e l’insegna della resilienza cucita addosso, le Pink Flamingos sono tornate a Lanusei. Anche quest’anno, il gruppo di donne in rosa ha attraversato la Sardegna in sella alle biciclette per testimoniare il proprio percorso di cura contro il tumore e per sostenere una raccolta fondi destinata all’acquisto di un terzo casco refrigerante da donare ai reparti oncologici dell’isola.
Il legame con Lanusei è forte e si rinnova: lo scorso dicembre proprio all’ospedale Nostra Signora della Mercede è stato consegnato uno dei preziosi dispositivi, che aiutano a ridurre la caduta dei capelli durante la chemioterapia, mitigando uno degli effetti collaterali più dolorosi della malattia. Il ritorno delle cicliste ha così assunto un valore simbolico e affettivo profondo, accolto con calore dalla comunità ogliastrina.
Le 15 cicliste sono giunte ieri pomeriggio nel piazzale dell’ospedale, accolte dalla direzione aziendale della Asl Ogliastra, dal personale sanitario – in particolare del reparto oncologico – e da numerosi rappresentanti del terzo settore. Presente anche il sindaco di Lanusei, Davide Burchi, che ha espresso il suo sostegno alla causa delle Flamingos e l’orgoglio della città nel poterle ospitare di nuovo.
«Siamo felici di potervi accogliere anche quest’anno qui a Lanusei – ha dichiarato Diego Cabitza, commissario straordinario della Asl – come Azienda condividiamo pienamente i valori e gli obiettivi che portate avanti. Con il vostro esempio, dimostrate che la salute si costruisce anche con comportamenti sani e stili di vita attivi. E, soprattutto, regalate speranza a chi oggi sta affrontando la malattia: siete la prova che il tumore si può sconfiggere».
A prendere la parola anche Cristina Concas, ideatrice e anima del progetto “Pink Flamingos”: «È sempre un piacere tornare in Ogliastra – ha detto sorridendo – perché sentiamo l’affetto di questa terra e sappiamo di avere un legame speciale con questa comunità. La nostra pedalata vuole trasmettere un messaggio di forza e rinascita: possiamo cadere, ma siamo capaci di rialzarci. La guarigione è possibile, grazie ai progressi della medicina e anche all’importanza della prevenzione. Salire in bici per noi è diventato un gesto di cura e di vita».
Partito lo scorso 25 maggio da Cagliari, il tour ha toccato numerose tappe in tutta l’Isola: Oristano, Alghero, Sassari, Ozieri, Olbia, Nuoro, per poi approdare a Lanusei. Oggi le Flamingos affronteranno l’ultima, impegnativa tappa: 137 km da Lanusei a Cagliari, passando per la temuta salita di Campu Omu e per la discesa fino a Flumini, con l’arrivo simbolico al Poetto per gli ultimi 15 chilometri sul lungomare. Lì, al Parco delle Emozioni di Molentargius, le attenderà come ogni anno la festa conclusiva.
Un meritato traguardo per un gruppo che ha trasformato la fatica della malattia in una forza contagiosa, capace di coinvolgere intere comunità e alimentare, a ogni pedalata, una speranza concreta.

Pink Flamingos a Lanusei
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