Sette giovani esemplari di aquila di Bonelli saranno liberati domani, all’alba del 27 giugno nel cuore della Sardegna, nel Parco Regionale Naturale di Tepilora, che si estende tra i comuni di Bitti, Lodé, Posada e Torpé. Si tratta di un passo fondamentale per il ritorno di una specie simbolica, estinta nell’isola da decenni, grazie al progetto europeo Life Abilas, che punta alla reintroduzione e alla conservazione di questo raro rapace.

Il rilascio, frutto di un lavoro congiunto tra diversi partner italiani e internazionali, vede coinvolti l’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, l’Agenzia Forestas, e-distribuzione S.p.A., il centro spagnolo Grefa (Grupo de Rehabilitación de la Fauna Autóctona y su Hábitat di Madrid) e l’associazione Abbilarjos.

«La reintroduzione in natura di questi magnifici esemplari rappresenta non solo un passo concreto verso la ricostituzione di una popolazione vitale dell’aquila di Bonelli in Sardegna, ma anche un’opportunità per riflettere sull’impatto delle attività umane sugli ecosistemi» – ha dichiarato l’assessora all’Ambiente Rosanna Laconi –. «Il progetto si basa su un modello di governance ambientale partecipata, coinvolgendo attivamente i territori e valorizzando la rete Natura 2000».

Il progetto Life Abilas, co-finanziato dall’Unione Europea, prosegue l’eredità del precedente programma LIFE Aquila A-Life, e si propone non solo di reintrodurre il rapace ma anche di rafforzare il monitoraggio, migliorare l’habitat e promuovere interventi di tutela, come l’aggiornamento dei Formulari Standard dei Dati (SDF) per includere aree cruciali per la specie tra le Zone di Protezione Speciale (ZPS).

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal Parco di Tepilora, che ospita da tempo le voliere di adattamento per le aquile: «Accogliere questi rapaci è stato un onore e un motivo di orgoglio per tutto il nostro staff» – afferma la direttrice del Parco Marianna Mossa –. «La scelta del nostro territorio conferma l’alto valore ambientale dell’area e ci auguriamo che Tepilora possa diventare punto di riferimento per futuri progetti di reintroduzione di altre specie e di ripristino della biodiversità in Sardegna».

L’intero progetto verrà presentato martedì 1° luglio a Cagliari, nella sala anfiteatro di via Roma 253, con un convegno pubblico a partire dalle ore 9:30. Oltre all’assessora Laconi, interverranno tra gli altri: Salvatore Piras, amministratore unico di Forestas, Elisabetta Raganella, project manager di Life Abilas, e Gianluca Cocco, direttore generale del Corpo Forestale. Seguirà una tavola rotonda moderata dal giornalista Daniele Congiu.

Castelsardo, terribile incidente a Lu Bagnu: quattordicenne operato d’urgenza e ricoverato in rianimazione.

Momenti di grande paura e tensione a Lu Bagnu, frazione di Castelsardo, dove nel tardo pomeriggio di ieri si è verificato un grave incidente stradale che ha visto coinvolte due automobili e quattro persone. A riportare le conseguenze più gravi è stato un ragazzo di appena 14 anni che, dopo le prime cure ricevute sul posto, è stato trasferito con l’elisoccorso Areus all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari e sottoposto a un delicato intervento chirurgico prima del ricovero nel reparto di Rianimazione.

Secondo le prime ricostruzioni una Dacia Legacy guidata da un uomo di Castelsardo si è scontrata violentemente con una Cupra a bordo della quale viaggiavano tre persone, un sessantaseienne originario di Terni ma residente da tempo a Valledoria e due passeggeri, padre e figlio di Roma, entrambi rimasti feriti. L’impatto è stato particolarmente violento e i soccorsi si sono attivati immediatamente: i sanitari del 118 hanno stabilizzato i feriti mentre per il minore, apparso da subito in condizioni critiche, si è reso necessario l’intervento dell’elisoccorso che lo ha trasportato d’urgenza al nosocomio sassarese. Nel corso della serata le sue condizioni si sono aggravate e i medici hanno deciso di operarlo d’urgenza per poi trasferirlo in Rianimazione, dove si trova tuttora sotto stretta osservazione. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i vigili del fuoco di Valledoria che hanno messo in sicurezza la carreggiata, i carabinieri che hanno effettuato i rilievi per stabilire la dinamica del sinistro e la polizia locale incaricata di regolare il traffico rimasto bloccato per oltre un’ora. L’episodio ha destato grande apprensione nella comunità locale e tra i turisti presenti nella zona costiera, solitamente affollata in questi giorni di fine estate.