Dopo giorni di angoscia, la 12enne disabile di Acerra è finalmente riuscita a riabbracciare il suo cagnolino, che le era stato rubato dai ladri durante un furto in casa. Il papà della ragazza, Rosario, ha raccontato con emozione come i ladri abbiano restituito il cane, lasciandolo vicino al cancello di casa.

In una telefonata anonima, con accento straniero, i malviventi hanno dichiarato di restituire il cane “per la bambina”, descrivendosi come “ladri, ma onesti”.

Il gesto ha sollevato un’ondata di gratitudine, con il padre che ha espresso un ringraziamento sentito a chiunque si sia mobilitato per sua figlia, la quale ha pianto di gioia al momento del ricongiungimento. Una vicenda che ha toccato il cuore di molti.

Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha scelto di imprimere sul proprio polso il tridente, simbolo nazionale dell’Ucraina. Lo ha annunciato sui suoi profili social, pubblicando la foto del nuovo tatuaggio accompagnata dal messaggio: “E mo’ ce lo siamo tatuati per la vita. #SlavaUkraina”. Un gesto di sostegno dichiarato a Kiev, in un momento in cui la guerra prosegue e la solidarietà internazionale resta tema centrale nel dibattito politico.

Foto dal profilo IG

Il tridente si aggiunge a una serie di tatuaggi già presenti sul corpo del senatore: anni fa, durante la campagna elettorale per il Comune di Roma, decise di incidere sulla pelle la scritta SPQR. Successivamente arrivò una A ispirata al nome del suo partito, Azione. Tra i suoi tatuaggi è presente anche un disegno di squalo, animale che Calenda considera simbolico e personale.

La scelta non è passata inosservata a livello internazionale. L’ambasciata russa in Italia ha pubblicato sui social un commento fortemente critico, sostenendo che il tridente richiamerebbe figure storiche ucraine definite come “nazionalisti e collaborazionisti”. Nel messaggio si afferma che il gesto equivalga a una sorta di adesione a quell’eredità, con toni duri riguardo alla storia dei conflitti del Novecento.

Calenda ha replicato immediatamente. Nel suo messaggio ha ribadito la propria posizione a favore della libertà e dell’indipendenza ucraina, contestando il senso dell’accusa. La risposta del leader di Azione si chiude con parole nette: “Verrete sconfitti. Come è stata sconfitta l’Urss. La libertà alla fine vince sempre sulla tirannia. Se vi spaventa un tatuaggio vuol dire che lo sapete già. Slava Ukraïni.”