Primo trapianto in Italia su piccolo paziente di 7 anni da donatore a cuore fermo, anche lui bambino

Il bambino soffriva di una miocardiopatia dilatativa, che aveva richiesto il suo inserimento nella lista d'attesa per un trapianto di cuore salvavita durante l'estate.
Un bambino di 7 anni ha ricevuto un cuore in condizioni di arresto cardiaco presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, primo caso in Italia. Questa procedura di donazione e trapianto è stata introdotta di recente nel Paese e, fino a questo caso, era stata eseguita solo su pazienti adulti. La notizia evidenzia un importante passo avanti nella pratica della donazione di cuori in condizioni di fermo cardiaco, specialmente nei pazienti pediatrici.
Il bambino soffriva di una miocardiopatia dilatativa, che aveva richiesto il suo inserimento nella lista d’attesa per un trapianto di cuore salvavita durante l’estate. Il cuore donato proviene da un gesto di estrema generosità da parte dei genitori di un altro bambino deceduto, che hanno acconsentito al prelievo degli organi del loro figlio in un momento di profondo dolore. Questa donazione ha reso possibile non solo il trapianto di cuore per il bambino di 7 anni, ma anche il prelievo del fegato e dei reni, che sono stati trapiantati in altri pazienti.
L’intero processo, compreso il prelievo e il trapianto, è stato effettuato da un’équipe medica composta da diverse figure professionali, coinvolgendo circa 50 persone in tre sale chirurgiche adiacenti. La procedura è stata complessa e ha richiesto un impegno continuo di 13 ore. Questa esperienza rappresenta un’importante opportunità per migliorare la disponibilità di organi per i pazienti pediatrici in lista d’attesa.

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