Funerali di Stato di Berlusconi: attese 10mila persone. Ma non tutti “obbediscono” al lutto nazionale

In piazza Duomo sono in 10mila: ma per un’Italia che si ferma ce n’è un’altra che non “obbedisce”. Così Montanari, rettore dell’Università di Siena: «Ha sdoganato i fascisti al governo e rovesciato il progetto della Costituzione, no a una santificazione
In piazza Duomo sono in 10mila: ma per un’Italia che si ferma ce n’è un’altra che non “obbedisce”. Così Montanari, rettore dell’Università di Siena: «Ha sdoganato i fascisti al governo e rovesciato il progetto della Costituzione, no a una santificazione ipocrita».
I funerali di Stato si terranno oggi alle 15 in Duomo e saranno celebrati dall’arcivescovo della città Mario Delpini. Il Duomo è stato chiuso fino alle 13:30: a quell’ora inizieranno a entrare i partecipanti al funerale dell’ex premier. La piazza intanto sta iniziando a riempiersi di cittadini che vogliono assistere alle esequie da due maxi schermi.
I più presenti i tifosi del Milan, molti arrivati da lontano. E ci sono persone da tutto il Paese, dal Sud come dalle isole. Ma tantissimi anche i semplici sostenitori davanti questa mattina a Villa San Martino per dare l’ultimo saluto al leader di Forza Italia ed ex premier Silvio a Berlusconi.
Ma se c’è un’Italia che si ferma ce n’è anche un’altra che non ci sta, “capitanata” da Tomaso Montanari, Professore ordinario di Storia dell’arte moderna e Rettore dell’Università per Stranieri di Siena.
“Scrivo a tutta la comunità per assumermi la responsabilità di una scelta, evidentemente controcorrente, in occasione della scomparsa di Silvio Berlusconi. Di fronte a questa notizia naturalmente non si può provare alcuna gioia, anzi la tristezza che si prova di fronte ad ogni morte. Ma il giudizio, quello sì, è necessario: perché è vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati.
Dalla P2 ai rapporti con la mafia via Dell’Utri, dal disprezzo della giustizia alla mercificazione di tutto (a partire dal corpo delle donne, nelle sue tv), dal fiero sdoganamento dei fascisti al governo alla menzogna come metodo sistematico, dall’interesse personale come unico metro alla speculazione edilizia come distruzione della natura. In questo, e in moltissimo altro, Berlusconi è stato il contrario esatto di uno statista, anzi il rovesciamento grottesco del progetto della Costituzione. Nessun odio, ma nessuna santificazione ipocrita. Ricordare chi è stato, è oggi un dovere civile.
er queste ragioni, nonostante che la Presidenza del Consiglio abbia disposto le bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici da oggi a mercoledì (giorno dei funerali di Stato e lutto nazionale), mi assumo personalmente la responsabilità di disporre che le bandiere di Unistrasi non scendano. Ognuno obbedisce infine alla propria coscienza, e una università che si inchini a una storia come quella non è una università”.

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