Il rene della psichiatra uccisa a Pisa salva la vita a un bambino in attesa di trapianto

Due vite salvate grazie al fegato e a un rene della dottoressa uccisa a Pisa: gli organi di Barbara Capovani restituiscono la speranza a un bambino e un altro paziente.
Il rene di Barbara Capovani, la psichiatra uccisa a Pisa, ha salvato la vita di un bambino che da tempo aspettava un organo compatibile e il fegato della dottoressa è volato a Milano per un altro trapianto d’urgenza.
Una piccola luce di sperana in fondo al buio dell’aggressione alla psichiatra, colpita con una spranga da Gianluca Paul Seung, che è in stato di fermo con l’accusa di tentato omicidio premeditato (reato che sarà riformulato).
Le procedure necessarie per la donazione degli organi – come voluto da Capovani – si erano concluse lunedì all’ospedale di Cisanello. I funerali, in forma strettamente privata come richiesto dalla famiglia, si potrebbero svolgere non prima di venerdì.

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