Si dice che la fortuna è cieca: un detto azzeccatissimo nel caso di 35 pescatori dello Yemen.

La comitiva, mentre lavoravano in mare nel golfo di Aden, hanno avvistato la carcassa di una balena che galleggiava sulla superficie dell’acqua.

Era un capodoglio, cetaceo che produce al suo interno una sostanza preziosissima, l’ambra grigia, molto utilizzata nell’industria cosmetica, e che da molti viene chiamata “oro galleggiante” o “tesoro del mare”.

Dopo aver chiesto aiuto ad altre 9 imbarcazione i marinai hanno trasportato la carcassa del cetaceo a riva. Lì, una volta concordata la spartizione dei proventi del bottino, hanno venduto l’ambra grigia al prezzo di 1,5 milioni di dollari. Una parte del ricavato è stata donata ai più bisognosi del loro villaggio, che fa parte di una zona interessata dal grave conflitto con l’Arabia Saudita.

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La custodia cautelare nel carcere egiziano per Patrick Zaki è stata prolungata di altri 45 giorni.

Uno dei suoi legali, Hoda Nasrallah, lo ha fatto sapere, annunciando l’esito dell’ultima udienza reso noto oggi dalla Procura egiziana.

Lo studente egiziano dell’Università Alma Mater di Bologna “era presente in aula” durante l’udienza che si è tenuta ieri.

Si trova in carcere dal 7 febbraio 2020, perché accusato di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazioni illegali, sovversione, propaganda di notizie false e a fini di terrorismo.

Il giovane trascorrerà il suo 30esimo compleanno in una cella del carcere di Tor.