Sarebbe stata una dipendente positiva costretta a lavorare a far scoppiare un focolaio Covid-19 in un Rsa di Trapani.

Tre lavoratori della struttura hanno denunciato il fatto alla Procura locale. Nell’esposto – come riporta Il Giornale di Sicilia – i tre segnalano come a innescare i contagi all’interno dell’Rsa sarebbe stata una dipendente che nonostante fosse risultata positiva al virus avrebbe continuato a lavorare su impulso della titolare della società che avrebbe nascosto il caso.

Il focolaio divampato a ottobre 2020 ha coinvolto non solo i pazienti della struttura, tra cui 5 che hanno perso la vita e tre sono stati ricoverati, ma anche dipendenti e familiari degli stessi.

In Puglia non si possono comprare gli assorbenti dopo le 18.

La denuncia arriva da una ragazza di 22 anni della provincia di Lecce A.R. che si è vista negare la possibilità di acquistare il prodotto per via di un’ordinanza del presidente della Regione che impone il divieto di acquistare beni “non di prima necessità” dopo le ore 18.

Evidentemente gli assorbenti non sono ritenuti beni di prima necessità nella regione guidata da Michele Emiliano.

«Siamo arrivati all’assurdo! – scrive la ragazza su Facebook – Questa sera sono andata a comprare due pacchi di assorbenti ma mi è stato vietato perché non sono considerati “beni di prima necessità”. Quindi non solo sono considerati “beni di lusso”, non solo paghiamo il 22% di IVA, ma adesso devo anche privarmi di un qualcosa di cui Io e miliardi di donne abbiamo bisogno ogni mese! Che facciamo, per questa zona rossa non facciamo venire la Mestruazione??? Sono senza parole!»