Il giovane Oronzo Daga aveva solo 24 anni, era partito per la campagna d’Africa ed era finito in un campo di prigionia in Tunisia. Era il 1944. Aveva scritto ai genitori per tranquillizzarli sul fatto che stava bene.

Il giovane, riuscirà a tornare a casa a Cellino San Marco, solo dopo 7 lunghi anni, ma comunque molto prima della sua lettera. Sposerà la ragazza che in quella lettera aveva chiesto ai genitori di salutare per lui.

Ci sono voluti invece 77 anni perché a Cellino arrivasse la lettera. Un professore universitario l’ha trovata su una bancarella di un mercatino dell’antiquariato a Roma. L’uomo ha deciso di provare a spedirla all’indirizzo indicato nella busta.

E così Angelo Daga, il figlio di Oronzo si è visto recapitare una lettera la lettera di suo padre. Per la famiglia Daga è stata una grandissima emozione, Oronzo non c’è più da 12 anni e questa lettera è stata una bellissima occasione per ricordarlo.

La Oprhys bombyliflora è una specie di orchidea selvatica presente dall’Asia minore fino a quasi tutto il bacino del Mediterraneo. In Italia è presente solamente nelle regioni peninsulari e nelle isole e completamente assente nell’Italia settentrionale. La Ofride fior di bombo predilige le praterie aride, garighe e cespuglieti termofili, su suolo basico soleggiato, dal livello del mare fino ai 1000 m di quota.

Questa specie di orchidea selvatica è una pianta di piccole dimensioni, che raramente supera i 20 cm di altezza. I petali di questa specie di orchidea spontanea sono piccoli, di forma più o meno triangolare e di colore verde-giallastro, più scuri alla base e con caratteristica peluria concentrata soprattutto lungo il margine.

E’ un’orchidea spontanea poco appariscente, ma che solitamente si ritrova in popolazioni localmente abbondanti. Viene impollinata principalmente da api del genere Eucera, ma può ricorrere anche alla riproduzione vegetativa.

Il nome specifico si riferisce alla somiglianza del labello con alcune farfalle notturne dall’addome bruno-scuro ed ingrossato del genere Lasiocampa, più comunemente chiamate con il nome latino bombyx.