A circa 13 km dall’isola di Koh Adang, nel Mare delle Andamane, un peschereccio è andato a fuoco. L’intero equipaggio è stato tratto in salvo, da un altro peschereccio di passaggio.

Nessuno però nel trambusto si era ricordato che a bordo del peschereccio che piano piano stava affondando c’erano anche 4 gattini. Intanto però sul posto è arrivata un’imbarcazione della Marina thailandese per monitorare eventuali danni ambientali.

Uno degli ufficiali che controllava col binocolo la situazione intorno al relitto ormai quasi completamente affondato ha notato la presenza di 4 gattini nell’unico pezzetto di peschereccio non ancora sottacqua.

Uno dei marinai allora, dopo aver indossato il giubbotto galleggiante si è precipitato a nuoto e uno dopo l’altro, mettendoseli sulle spalle, li ha portati in salvo. A giudicare dalle immagini sembra proprio che i mici abbiano capito che li stavano mettendo in salvo e hanno collaborato rimanendo ben saldi sulle spalle del marinaio.

Una volta a bordo dell’imbarcazione militare i gatti sono stati accuditi e coccolati dai militari.

La Oprhys bombyliflora è una specie di orchidea selvatica presente dall’Asia minore fino a quasi tutto il bacino del Mediterraneo. In Italia è presente solamente nelle regioni peninsulari e nelle isole e completamente assente nell’Italia settentrionale. La Ofride fior di bombo predilige le praterie aride, garighe e cespuglieti termofili, su suolo basico soleggiato, dal livello del mare fino ai 1000 m di quota.

Questa specie di orchidea selvatica è una pianta di piccole dimensioni, che raramente supera i 20 cm di altezza. I petali di questa specie di orchidea spontanea sono piccoli, di forma più o meno triangolare e di colore verde-giallastro, più scuri alla base e con caratteristica peluria concentrata soprattutto lungo il margine.

E’ un’orchidea spontanea poco appariscente, ma che solitamente si ritrova in popolazioni localmente abbondanti. Viene impollinata principalmente da api del genere Eucera, ma può ricorrere anche alla riproduzione vegetativa.

Il nome specifico si riferisce alla somiglianza del labello con alcune farfalle notturne dall’addome bruno-scuro ed ingrossato del genere Lasiocampa, più comunemente chiamate con il nome latino bombyx.