Potrebbe sembrare un’iniziativa ideologica, in realtà il titolo è provocatorio, perché nel mondo, soprattutto nei paesi più ricchi il consumo di carne è davvero eccessivo. Fino ad ora però nessuno si era mai posto il problema: come si fa a indurre le persone che mangiano troppa carne a ridurne il consumo?

Ci sta provando Charles Spencer, professore di psicologia sperimentale all’Università di Oxford. Spencer ha collaborato con la società alimentare Strong Roots per creare un cerotto che, se strofinato, produce un odore simile a quello della pancetta cotta.  Secondo il professore la mente umana è collegata ai nostri sensi di gusto e olfatto e sentire costantemente l’odore di un determinato cibo, ne ridurrebbe drasticamente il desiderio.

Infatti è scientificamente dimostrato che quando assaporiamo un cibo, non lo facciamo solo col gusto. Anche l’olfatto è coinvolto e questo cerotto dunque producendo un forte odore di carne cotta stimolerebbe nel cervello il senso di sazietà per questo alimento.

Si tratta solo di un prototipo in via sperimentale, ma se fosse dimostrato che funziona, contribuirebbe ad aiutare molte persone a diminuire il consumo di carne che, spesso porta, nel caso di produzioni industriali, a un grave danno per l’ambiente, senza contare che un eccessivo consumo di proteine animali danneggia la salute.

La Oprhys bombyliflora è una specie di orchidea selvatica presente dall’Asia minore fino a quasi tutto il bacino del Mediterraneo. In Italia è presente solamente nelle regioni peninsulari e nelle isole e completamente assente nell’Italia settentrionale. La Ofride fior di bombo predilige le praterie aride, garighe e cespuglieti termofili, su suolo basico soleggiato, dal livello del mare fino ai 1000 m di quota.

Questa specie di orchidea selvatica è una pianta di piccole dimensioni, che raramente supera i 20 cm di altezza. I petali di questa specie di orchidea spontanea sono piccoli, di forma più o meno triangolare e di colore verde-giallastro, più scuri alla base e con caratteristica peluria concentrata soprattutto lungo il margine.

E’ un’orchidea spontanea poco appariscente, ma che solitamente si ritrova in popolazioni localmente abbondanti. Viene impollinata principalmente da api del genere Eucera, ma può ricorrere anche alla riproduzione vegetativa.

Il nome specifico si riferisce alla somiglianza del labello con alcune farfalle notturne dall’addome bruno-scuro ed ingrossato del genere Lasiocampa, più comunemente chiamate con il nome latino bombyx.