E’ stato arrestato, dopo una confessione scaturita da un lungo interrogatorio, il 39enne che – durante il lockdown – ha violentato e messo incinta una ragazza disabile che era ricoverata in una struttura protetta di Enna, poiché positiva al Covid-19.

L’operatore sanitario ora è accusato di violenza sessuale aggravata dall’aver commesso il fatto ai danni di una donna disabile e nel momento in cui la stessa era a lui affidata. Ad inchiodarlo l’esame del Dna. L’inchiesta è scattata dopo la denuncia del legale della famiglia della disabile.

I genitori hanno confermato che sarebbe stato il personale della struttura ad informarli della gravidanza della figlia, quando ormai era giunta alla 25esima settimana di gestazione.

La ragazza, che soffre di gravi patologie legate a una rara malattia genetica, conosceva l’operatore che ha abusato di lei e che era stato chiamato nella struttura a causa di mancanza di personale, nel pieno dell’emergenza sanitaria.

“Non volevo che io e mia moglie arrivassimo a questo punto, ma la vita è piena di sorprese. Confermerò ora, qui, in modo da non lasciare spazio a ulteriori interpretazioni” .

Esordisce così Walter Zenga in un lungo post in cui racconta dell’imminente divorzio da sua moglie Raluca Rebedea. Intenzione dell’ex allenatore del Cagliari prevenire pettegolezzi o informazioni non vere sulla decisione della coppia, ma il tentativo si evitare gossip e polemiche si rivela maldestro.

“Io e mia moglie Raluca non siamo una coppia da qualche tempo, purtroppo i rapporti tra noi si sono raffreddati – prosegue l’ex portiere– sia per la distanza tra di noi, creata a causa del mio lavoro di allenatore, ma anche perché non riconosco più la donna che mi stava accanto per 14 anni di matrimonio!”

A un certo punto però Zenga cerca di motivare la separazione esprimendo un concetto, che sta suscitando l’indignazione di moltissime persone soprattutto donne: “Mia moglie è radicalmente cambiata, ha deciso di prendere un’altra strada su cui andrà da sola d’ora in poi. La libertà che le ho sempre dato si è in qualche modo rivoltata contro di noi”.

“Per rispetto per ciò che abbiamo vissuto insieme – conclude Zenga – e per i nostri figli non posso darvi molti dettagli, soprattutto perché ho già chiesto il divorzio presso la Corte d’Appello di Dubai. Spero e vi chiedo di rispettare la mia privacy e lasciare che la vita prenda il suo corso naturale”.

Difficile credere che non se ne parlerà più, a meno che l’ex portiere della Nazionale e dell’Inter non deciderà di spiegare che è stato frainteso..