Puglia, incendio in una baraccopoli: migrante muore carbonizzato

La vittima non è stata ancora identificata, ma dovrebbe trattarsi di un migrante di origini senegalesi visto che la zona è abitualmente occupata da persone di questa nazionalità.
Tragedia a Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia.
Un uomo è morto carbonizzato a seguito di un incendio divampato all’interno di una baracca situata in un ghetto abusivo.
La vittima non è stata ancora identificata, ma dovrebbe trattarsi di un migrante di origini senegalesi visto che la zona è abitualmente occupata da persone di questa nazionalità.
Si tratta della quarta vittima nell’ultimo anno e mezzo a seguito di incendi divampati in questa baraccopoli.
Incendio a Borgo Mezzanone: morto un bracciante
Questa mattina è morto un bracciante, ucciso dalle fiamme della miseria a Borgo Mezzanone (Foggia). Il Governo, incurante e indifferente al nostro dolore, ha deciso di non affrontare i PADRONI della filiera agricola: i giganti del cibo, che sacrificano la nostra vita per profitto. Abbiamo convocato un'assemblea dei lavoratori oggi a Borgo Mezzanone, perché non possiamo accettare che si muoia così. #nonsonoinvisibile
Gepostet von Aboubakar Soumahoro am Freitag, 12. Juni 2020
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Tunisia, terribile tragedia del mare: più di 30 migranti muoiono in un naufragio

Il barcone, salpato dalla Tunisia, era diretto in Italia. A bordo c'erano 53 migranti. I cadaveri di 34 di loro sono stati recuperati: tra questi 22 donne e 3 bambini.
C’è una nuova, triste, tragedia del mare nella recente storia del Mediterraneo.
Almeno 34 persone sono morte nel naufragio di un barcone salpato nella notte tra il 4 e il 5 giugno dal porto di Sfax con a bordo 53 migranti di origine subsahariana. L’imbarcazione era diretta verso le coste italiane ed è affondata a Kraten, nelle isole dell’arcipelago Kerkennah.
A rendere nota la notizia è il sito Tunisie numerique, citato dall’Ansa. I corpi appartengono a 22 donne, 9 uomini e 3 bambini.
Solo nel mese di maggio la Guardia Costiera tunisina ha bloccato 1243 persone che stavano cercando di imbarcarsi illegalmente, oltre il 60% dei quali provenienti da Paesi dell’Africa subsahariana.

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