Sequestra autobus pieno di studenti e gli dà fuoco: tragedia a Milano
#Italia L'uomo, un 47enne di origini senegalesi, ha minacciato di uccidersi: "Voglio farla finita, vanno fermate le morti nel Mediterraneo". Dopo aver forzato un posto di blocco dei carabinieri, ha dato fuoco all'autobus. Fortunatamente solo qualche intossicato lieve
Un 47enne di origini senegalesi, Ousseynou Sy, è stato arrestato dopo aver sequestrato un autobus carico di studenti per poi dar fuoco al mezzo. Come riporta TgCom, è successo a San Donato, alle porte di Milano. L’uomo, italiano dal 2004 e con precedenti per guida in stato di ebbrezza e violenza sessuale, aveva minacciato di uccidersi: “Voglio farla finita, vanno fermate le morti nel Mediterraneo”. Lievemente intossicati alcuni ragazzini. A bordo dell’autobus c’erano 51 ragazzini della scuola media Vailati di Crema (nel Cremonese) con le loro insegnanti. Ventidue bambini e un adulto sono stati trasferiti negli ospedali della zona. Un ragazzino e un adulto sono in codice giallo, gli altri in codice verde. L’autore del gesto è invece stato trasportato con i carabinieri a San Donato. Tutti gli altri bambini sono stati visitati sul posto e poi trasferiti nella palestra dell’istituto Margherita Hack di San Donato, in attesa dei genitori.
A dare l’allarme e a far scattare l’intervento dei carabinieri è stato uno dei ragazzini a bordo. Secondo quanto è stato finora ricostruito, il 47enne era alla guida del bus che doveva riportare i ragazzini a scuola, dopo un’attività sportiva all’aperto. Ad un certo punto l’uomo avrebbe cambiato percorso e, rivolgendosi agli studenti con in mano un coltello, avrebbe detto: “Andiamo a Linate, qui non scende più nessuno”. Uno degli studenti a bordo ha però chiamato con il cellulare i genitori che, a loro volta, hanno avvisato i carabinieri.
Immediatamente sono scattati diversi posti di blocco, mentre le pattuglie hanno raggiunto il mezzo. L’autista a quel punto ha forzato uno sbarramento dei carabinieri, speronando le auto, ma ha perso il controllo del mezzo che è finito contro il guardrail. Solo allora Sy ha cosparso il mezzo di benzina e ha dato fuoco con un’accendino, ma i militari sono riusciti a mettere in salvo studenti e professori entrando dalla porta posteriore e rompendo i finestrini.
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Treviso, «Dante offende l’Islam»: studenti musulmani esonerati da studiare la Divina Commedia
In una scuola media di Treviso, due studenti musulmani sono stati esentati dall'insegnamento della Divina Commedia di Dante su richiesta dei genitori, che ritengono l'opera offensiva per la loro religione. L'insegnante e la preside hanno accolto la richiesta, consentendo agli studenti di concentrarsi su un altro autore. Questo episodio evidenzia le controversie già riscontrate in passato riguardo alla sensibilità delle opere di Dante, in particolare per i versi su Maometto.
“Dante offende l’Islam.” Con questa motivazione, i genitori di due studenti di una scuola media della provincia di Treviso hanno chiesto e ottenuto che ai propri figli non venga insegnata la celebre Divina Commedia di Dante Alighieri, tradizionalmente studiata nei programmi scolastici italiani. Le famiglie coinvolte ritengono che l’opera sia incompatibile con la loro religione, l’islam. La vicenda è iniziata quando l’insegnante di italiano ha chiesto agli studenti che non seguono le lezioni di religione cattolica di riportare sul diario una nota per richiedere un parere dei genitori sull’insegnamento dell’opera dantesca. Due famiglie hanno espresso la loro contrarietà, che è stata accolta sia dalla docente che dalla preside. Di conseguenza, i due studenti sono stati esonerati dalle lezioni sulla Divina Commedia, concentrandosi invece su un altro autore, Boccaccio.
La richiesta preventiva dell’insegnante, sebbene insolita, è stata motivata da problemi avuti in passato con alcune famiglie di religione non cattolica. Episodi simili si sono verificati anche in altri paesi, come Olanda e Belgio, dove l’opera è stata ritradotta per evitare di urtare la sensibilità dei fedeli musulmani. In alcuni paesi islamici, i versi su Maometto sono stati eliminati. Circa una decina di anni fa, la Gherush92, un’organizzazione di ricercatori e professionisti con status di consulente speciale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, aveva richiesto l’eliminazione della Divina Commedia dai programmi scolastici.
Il professore Alberto Pezzè è intervenuto sul caso trevigiano durante un servizio del Tg di Antenna Tre Nordest, spiegando che la Divina Commedia può urtare la sensibilità dei musulmani a causa del fatto che nell’Inferno, in particolare nel 28esimo canto, Dante incontra Maometto, considerandolo un seminatore di discordie. Dante, basandosi su una leggenda nata probabilmente in ambiente crociato, ritrae Maometto come un prete cristiano che, non riuscendo a fare carriera, avrebbe fondato una nuova religione. Pezzè ha concluso sottolineando la necessità di accettare il punto di vista degli altri da entrambe le parti.
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