Tortolì, in corso la Pesca di Beneficenza. Obiettivo? Cure mediche per le persone povere del Congo
Da ieri, sabato 16 marzo, fino a domenica 24 marzo 2019, in Piazza Roma, angolo Corso Umberto I Tortolì, è in corso la Pesca di Beneficenza, il cui obiettivo è quello di aiutare le persone vulnerabili del Congo ad accedere alle cure mediche di prima necessità.
Da ieri, sabato 16 marzo, fino a domenica 24 marzo 2019, in Piazza Roma, angolo Corso Umberto I Tortolì, è in corso la Pesca di Beneficenza, il cui obiettivo è quello di aiutare le persone vulnerabili del Congo ad accedere alle cure mediche di prima necessità.
L’evento è stato organizzato quest’anno da Elvira Depau, in onore di suo marito Franco La Conca.
Il progetto, nato per volere di Franco La Conca, sempre attento alle esigenze dei più deboli, iniziò nel 2014 e consiste nella costruzione/arredamento di un piccolo centro di primo soccorso specializzato soprattutto nel reparto di Ginecologia e Ostetricia, posto nella repubblica democratica del Congo nella periferia del Kenge.
La struttura prende il nome di Centre de Santè ed è intitolata al marito della Depau, scomparso prematuramente nel 2013. Al piccolo ospedale fanno capo circa una trentina di villaggi e, in questo modo, si dona l’opportunità di cure anche alle persone più povere, alle quali risulta certamente impossibile recarsi negli ospedali cittadini.
Elvira Depau ci dice che, mediante donazioni, sono riusciti a far arrivare all’ospedale due ambulanze e un container avente all’interno indumenti, attrezzi sanitari, arredamenti, vernici, mattonelle e tutto ciò che avrebbe potuto essere utile. Il progetto cresce e migliora con il trascorrere del tempo. L’anno scorso, grazie soprattutto a Don Floribert che attualmente si trova in Congo, si è riusciti ad aggiungere altre due stanze: una sala parto e una sala travaglio. Tale struttura, contenente le due stanze, porta anche il nome di Tortolì che si è prodigata per realizzarla.
Sono in tanti anche i tortoliesi che decidono di sostenere il progetto: una famiglia ad esempio, in occasione di un Battesimo, ha scelto di realizzare le bomboniere solidali e, con il ricavato, sono stati comprati 5 letti per la sala travaglio. Tra i volontari disposti a partire vi è anche Cristian Ferrante di Lanusei, che attualmente si trova in Congo per la terza volta. Il primo anno si è occupato principalmente di montare, nel Centre de Santè e nelle ambulanze, gli apparecchi radioamatoriali appartenenti a Franco La Conca (radioamatore); adesso invece si occupa di tutti i tipi di manutenzione necessari al buon funzionamento del centro.
La solidarietà verso questa povera gente è sempre costante e infatti Elvira si preoccupa spesso di spedire viveri, indumenti, medicinali, attrezzature da lavoro e materiale scolastico per i bambini. La gente povera del Congo, pur non possedendo niente, desidera comunque sdebitarsi verso i volontari; un uomo, a cui hanno salvato moglie e figlio, ha deciso di portare a piedi all’ospedale due bidoni pieni d’acqua presa dal fiume, essendo essa un bene prezioso e difficile da trovare.
Questa gente, nonostante la fame e la miseria, continua comunque a trovare la forza di non arrendersi, di sorridere alla vita e di porre fiducia in tutte le persone che, anche mediante una semplice pesca di Beneficienza, possono donare loro una grande speranza per il futuro.
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