Gli amministratori ogliastrini solidali con i pastori: domani consigli comunali straordinari

Convocati consigli comunali in seduta straordinaria per mercoledì 13 febbraio, per esprimere agli allevatori la vicinanza, umana e istituzionale
La protesta di questi giorni contiene le giuste rivendicazioni del mondo pastorale e agricolo, di quel mondo che è anche, e soprattutto, il nostro, per le radici che abbiamo e per ciò che siamo.
Il prezzo del latte è sceso del 50%, passando da 1,20 euro al litro del 2017 agli attuali 0,60 euro. Tale riduzione ha tolto al sistema economico della Sardegna circa 228 milioni di euro, andando ad intaccare le piccole economie delle nostre comunità, dentro i circuiti di cui sono parte, dall’allevamento alla produzione, alla trasformazione e alla vendita dei derivati. Il pastore è presidio culturale del territorio, e la pastorizia è il crocevia di nuove realtà, di produzione e di narrazione.
L’Ogliastra non sarebbe l’Ogliastra se non avesse una storia di pastorizia: le nostre produzioni agroalimentari non avrebbero quella cifra se non ci fosse la pastorizia, la nostra offerta turistica non sarebbe la stessa se non ci fossero i pastori.
«È doveroso, per noi, occuparcene e preoccuparcene, per quanto è nel ruolo e nella responsabilità di un Comune, a sostegno di questa lotta civile, che tale deve rimanere, forte della partecipazione delle istituzioni e al di fuori di ogni inopportuna strumentalizzazione politica (che ai pastori non interessa, e nemmeno a noi) – commentano gli amministratori baunesi con una nota stampa – Per questo vogliamo esprimere solidarietà ad un comparto produttivo che rivendica legittimamente l’inadeguatezza dell’attuale quotazione a 0,60 euro al litro, perché non rispondente all’equa retribuzione del prodotto e al giusto riconoscimento alla dignità del lavoro. Per questo vogliamo esprimere l’auspicio che gli allevatori, le organizzazioni di categoria, le cooperative di produttori e industriali riattivino con urgenza il tavolo di concertazione sul prezzo del latte. Per questo vogliamo esprimere l’auspicio che anche la parte pubblica, nell’ottica della nuova programmazione europea 2020-2027, dentro il nuovo PSR, adotti politiche che incidano su tutta la filiera, all’interno di un quadro di obiettivi chiari e condivisi, con un’azione forte a tutela del mondo pastorale e delle nuove generazioni che vorranno investire in questo settore, senza l’incertezza del domani. Per questo abbiamo convocato il Consiglio comunale in seduta straordinaria per mercoledì 13 febbraio, alle ore 18.00, per esprimere agli allevatori la nostra vicinanza, umana e istituzionale, a sostegno delle loro istanze».
L’iniziativa baunese è stata seguita a ruota da altri comuni ogliastrini, tra i quali Bari Sardo e Loceri.

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Arbatax, nuovo sciopero della SAIPEM. L’RSU: “Vogliamo risposte”

La penuria di commesse sta portando agitazione tra i lavoratori che oggi hanno manifestato di fronte l'I.T.I di Tortolì.
Anche oggi la Saipem Arbatax si è fermata per due ore di sciopero, così come successo venerdì scorso.
La penuria di commesse sta portando agitazione tra i lavoratori che oggi hanno manifestato di fronte l’I.T.I di Tortolì.
Il sindacato interno, l’RSU composto da Casula, Mura, Piras, Piludi e Loddo annuncia: «Vogliamo dare visibilità al fatto che la Saipem stia attraversando un periodo di crisi che va avanti da anni. Nonostante i ripetuti confronti questa non arrivano risposte concrete. Solo rassicurazioni e promesse legate a troppi elementi ipotetici. L’impegno della Saipem nell’alternanza scuola lavoro evidenzia l’incoerenza della società che da un lato forma ragazzi per professionalità future e dall’altro cancella lentamente le attuali competenze e professionalità di un cantiere a cui non è dato modo di esprimere le sue potenzialità come ha fatto per decenni».

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