(VIDEO E FOTO) Nuoro-Lanusei, galleria “Teulargiu”: 3 milioni di euro di lavori per renderla sicura

Conclusi i lavori di adeguamento della galleria “Teulargiu”, sulla 389 Nuoro-Lanusei, nel territorio di Mamoiada.
Conclusi i lavori di adeguamento della galleria “Teulargiu”, sulla 389 Nuoro-Lanusei, nel territorio di Mamoiada. A dare la notizia Anas Spa sui social.
“I lavori, del valore di 3 milioni di euro, hanno riguardato l’istallazione dei nuovi apparecchi di illuminazione a LED e dei nuovi impianti tecnologici di sicurezza della galleria, la realizzazione dei nuovi sistemi antincendio e videosorveglianza e la totale verniciatura. Anas, società del Gruppo FS Italiane, raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web www.stradeanas.it oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito, 800 841 148” scrivono sul sito.
Link Facebook del video dell’Anas:
Sardegna: #SS389 Var, galleria Teulargiu
#Sardegna, Anas: strada statale 389 VarConclusi i lavori di adeguamento della galleria ‘Teulargiu’, sulla #SS389 Var “Nuoro-Lanusei”, nel territorio di Mamoiada, in provincia di Nuoro.I dettagli sugli interventi eseguiti e le foto della galleria sono disponibili al link:https://www.stradeanas.it/it/sardegna-anas-conclusi-i-lavori-di-adeguamento-della-galleria-teulargiu-sulla-strada-statale-389-var
Gepostet von Anas SpA am Donnerstag, 13. Dezember 2018
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«Me l’hanno detto gli angeli» Annega la figlioletta nella vasca e brucia il suo corpo in giardino

La annega nella vasca da bagno e poi brucia il suo corpicino in giardino, in segno di sacrificio a Dio: ecco il macabro quadro emerso nel processo a Carly Ann Harris (nel Galles del Sud), la 38enne colpevole di aver ucciso a giugno scorso Amalia, la figlia di quattro anni.
La annega nella vasca da bagno e poi brucia il suo corpicino in giardino, in segno di sacrificio a Dio: ecco il macabro quadro emerso nel processo a Carly Ann Harris (nel Galles del Sud), la 38enne colpevole di aver ucciso a giugno scorso Amalia, la figlia di quattro anni.
La donna, come riporta Il Messaggero, ha negato di aver ucciso la bambina. La difesa e l’accusa sono comunque concordi: la donna soffre di gravi disturbi mentali.
I vicini, il giorno dell’assassinio della piccola Amalia, sono accorsi, allertati dalle urla, e hanno trovato la donna che, stordita, diceva che Dio aveva preso con sé la piccola. Uno di loro è andato a controllare nel cortile sul retro e i resti della piccola erano lì, coperti da un piumone. La donna ha poi detto che erano stati gli angeli a dirle di farlo.

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