Gairo, il Consiglio Comunale ha deliberato stasera per riconoscere il debito fuori bilancio conseguente alla sentenza della Corte d’Appello di Cagliari in merito alla annosa vicenda ormai conclusa dell’Osservatorio Astronomico. Ne dà notizia l’Amministrazione gairese.

Gairo dovrà versare 58 mila euro al Comune di Lanusei per il riconoscimento del valore del manufatto realizzato, mentre Lanusei a sua volta dovrà riconoscere al Comune di Gairo la spesa di 23.775 euro per spese di giudizio e CTU.

Inoltre i due paesi ogliastrini hanno deciso di marciare insieme per ottimizzare la struttura. Come? Si realizzeranno adeguate integrazioni con ulteriori manufatti in territorio di Lanusei e necessari collegamenti tra le vecchie e nuove strutture utili ad una piena fruizione da parte dei visitatori e ad una facilitazione della meritevole attività svolta dall’associazione cui aderirà anche il Comune gairese. Le parti stanno studiando adeguata convenzione, consegnata per visione e proposte costruttive ai consiglieri di entrambi i Comuni, per accordarsi e per la spendita di un finanziamento regionale già ottenuto.

Voto unanime al Consiglio Comunale di Gairo a favore dell’istituzione della Provincia Ogliastra.

L’Amministrazione si rende altresì disponibile per unire le forze con tutte le Amministrazioni ogliastrine al fine di proporre una “forte rivendicazione del territorio nei confronti del Legislatore regionale che ha approvato la proposta di legge per la provincia gallurese”.

Dibattito quanto mai attuale in un momento in cui anche a livello nazionale si propone la rivitalizzazione dell’ente provincia con l’attribuzione di nuove funzioni, come afferma Roberto Marino Marceddu, Capogruppo Consiliare ed ex sindaco di Gairo.

«Cancellarle fu un clamoroso errore e una grave discriminazione verso i territori più marginali come l’Ogliastra soprattutto in considerazione del mantenimento delle 4 Province storiche e dell’istituzione dell’Area Metropolitana di Cagliari! Le Province andavano riformate e snellite non soppresse» dichiara Marceddu. «Il risultato negativo ottenuto e sotto gli occhi di tutti: l’Ogliastra non ha più forza contrattuale rispetto ai palazzi del potere e nel territorio non si riesce più a portare a sintesi le posizioni dei vari campanili, l’Ogliastra non è più individuata come territorio omogeneo nel riparto delle risorse. Serve sensibilizzare le popolazioni verso l’utilità di un ente essenziale istituito dai nostri padri e per questo occorre recuperare unità di intenti e di azione politica trasversale da parte degli Ogliastrini».