Anniversario in grande stile per l’azienda Commercialtecnica di Lanusei, che festeggia i suoi 40 anni di fondazione nella suggestiva cornice di Marina di Cardedu.

Grazie alla sua esperienza quarantennale, oggi Commercialtecnica riveste un ruolo di leadership nel settore a livello regionale, affermandosi come realtà di spicco del panorama sardo per la fornitura di attrezzatura del settore Ho.Re.Ca. Innovazione, passione e professionalità sono i principi fondamentali che le hanno permesso di raggiungere nel corso degli anni successo ed importanza territoriale.

La serata di celebrazione si svolgerà Venerdì 26 ottobre all’Experience Corte Bianca Hotel che per l’occasione aprirà le porte del suo prestigioso Resort per ospitare una serata di Gala in grande stile. L’evento privato, accoglierà amici, imprenditori ed importati esponenti del territorio che per l’occasione si riuniranno per festeggiare insieme a ben due generazioni aziendali di Commercialtecnica questo importante traguardo. La partnership con Chef Awards, progetto nazionale che premia ogni anno i migliori 100 Chef italiani, contribuirà a rendere l’ evento di risonanza nazionale, grazie al coinvolgimento di importanti chef del circuito.

Ecco il menù “stellare” firmato da 5 chef protagonisti dell’ evento:

GUEST CHEF Corrado Amato del Ristorate Torruccio Terrazza Adriatica di Giovinazzo Bari

GUEST CHEF Paolo Griffa del Ristorante Petit Royal Grand Hotel Courmayeur

GUEST CHEF Fabrizio Sangiorgi del Ristorante Grantosco di Grosseto

CHEF RESIDENT Mauro Pischedda del Ristorante Corte Bianca di Cardedu

GUESTS CHEFS Tony Porseo e Antonello Pintus della Federazione Italiana Cuochi Sardegna

Ciascuno degli Chef firmerà un piatto in grado di rappresentare al meglio la propria filosofia di cucina. A giudicarli in diretta gli ospiti presenti, direttamente tramite l’App di Chef Awards. Una sfida che decreterà il miglior piatto della serata.

Da cornice alla prestigiosa Gala Dinner, la presenza sul palco dei soci fondatori di Commercialtecnica che interverranno per l’occasione; un momento conviviale voluto per festeggiare insieme ai propri amici clienti un successo di ben 40 anni di attività.  La tradizione sarda sarà anch’essa protagonista, grazie al coinvolgimento di alcune eccellenza gastronomiche partner dell’evento: Antichi Poderi Jerzu, Tarè Liquori, Pasticceria Marci e Birrificio Lara.

La vicenda che nelle ultime ore ha fatto il giro dei media nazionali e internazionali approda ora in Procura. La magistratura di Aosta ha infatti aperto un fascicolo — al momento senza ipotesi di reato formalizzate — sul caso del radiologo G.F., responsabile della struttura semplice di Radiologia e neuroradiologia interventistica dell’ospedale Parini, che ha ammesso di aver utilizzato le apparecchiature dell’ospedale per sottoporre la propria gatta, Athena, a una Tac e a un drenaggio toracico dopo una caduta di sei piani.

A portare il caso all’attenzione della Procura è stata la stessa azienda Usl della Valle d’Aosta, che ha avviato accertamenti interni sull’episodio. Il medico ha risposto con una lettera, dichiarandosi disponibile a risarcire eventuali danni economici e spiegando le proprie ragioni: «Di professione faccio il radiologo interventista e sapevo di poterla salvare solo con un intervento tempestivo».

Il direttore generale, Massimo Uberti, aveva già sottolineato la possibile rilevanza penale della vicenda: «Qui ci sono anche ipotesi di reato perseguibili d’ufficio. Il pubblico ufficiale ha l’obbligo di segnalazione». Parallelamente è stata attivata una commissione disciplinare con l’iter di verifica dei fatti, dopo che un collega del primario aveva riferito l’episodio.

La gatta Athena era precipitata dal tetto del condominio per sei piani. Portata inizialmente dal veterinario, erano emersi traumi multipli: fratture posteriori, sospetto pneumotorace, possibili lesioni interne. Vista la gravità, il medico si è recato all’ospedale regionale Parini in un orario in cui le tre Tac non erano in servizio programmato. Verificata l’assenza di pazienti in attesa, ha eseguito un esame di pochi secondi e poi il drenaggio toracico che ha permesso all’animale di tornare a respirare.

«Da quel momento la gatta si è gradualmente ripresa» racconta il medico, che sottolinea di non essere in servizio e di aver agito solo per salvare la vita dell’animale. Athena è uno dei cinque gatti che il radiologo ha adottato nel tempo, tutti salvati dalla strada. «Se non avessi fatto tutto ciò che potevo, e la mia gatta fosse morta, non me lo sarei mai perdonato, anche per i miei figli che la adorano».

La storia continua a suscitare un acceso dibattito sulla gestione delle risorse sanitarie pubbliche, tra chi difende il gesto “salvavita” del medico e chi invoca il rispetto rigoroso delle procedure e dell’uso delle apparecchiature ospedaliere. Ora la parola passa alla Procura, che dovrà stabilire se nell’intervento di quella notte si configurino responsabilità penali o disciplinari.