È stato identificato il principale responsabile dell’aggressione di qualche giorno fa ai danno di un giovane della Guinea. Si tratterebbe di un ventenne del posto. L’attività investigativa ha permesso, anche grazie ai sistemi di videosorveglianza e alle testimonianze dei presenti, di ricostruire i fatti: il giovane sarebbe stato picchiato da tre persone capeggiate dal ragazzo in questione. La Polizia ha consegnato al Procuratore della Repubblica il fascicolo con il nome del capobranco. Anche il giovane aggredito ha fornito la sua preziosa testimonianza: stava attraversando la strada quando i tre lo hanno raggiunto per poi colpirlo. Il tutto mentre lo aggredivano anche verbalmente. Il pronto intervento dei presenti ha fatto sì che l’aggressione finisse. Intanto si cercano gli altri due responsabili.

Un compleanno speciale, una giornata indimenticabile. Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, ha fatto visita ad Antonietta Lorenzi, che il 14 giugno ha spento cento candeline. Una vita lunga un secolo, vissuta con determinazione, amore e dedizione alla famiglia.

Nata a Ventimiglia nel 1925 e cresciuta tra le bellezze della Liguria, Antonietta si è poi trasferita a Como, dove ha vissuto per molti anni accanto al marito. Ma è stato l’amore per la famiglia a portarla in Sardegna: ha seguito la figlia Ornella quando quest’ultima si è trasferita a Olbia, e da allora ha trovato qui la sua nuova casa.

Oggi Antonietta è circondata da una bellissima famiglia: oltre alla figlia, può contare sull’affetto di due nipoti e ben sei pronipoti, che rappresentano la gioia più grande della sua vita. Durante la visita, il primo cittadino di Olbia ha voluto portare a nome di tutta la comunità un omaggio floreale e una targa ricordo, ringraziandola per la sua testimonianza di resilienza e amore familiare.

“Antonietta è un simbolo di longevità e saggezza – ha dichiarato il sindaco Settimo Nizzi –. È un onore poter celebrare un traguardo così importante con una persona che ha attraversato un intero secolo con dignità e affetto verso i suoi cari”.

La visita si è svolta in un clima festoso e intimo, tra sorrisi, ricordi e qualche inevitabile emozione. Antonietta, visibilmente commossa, ha ringraziato tutti con parole semplici ma profonde: “La mia ricchezza sono loro, la mia famiglia”.