Villagrande, tutto pronto per “Sa strumpa”. Presto l’appuntamento con la lotta tradizionale
Villagrande, tutto pronto per “Sa strumpa”. Presto l’appuntamento con la lotta tradizionale
Villagrande, il 9 agosto alle 18 appuntamento con uno degli eventi più importanti dell’estate villagrandese, Sa Strumpa.
Per questo torneo, il decimo – organizzato dalla ASD SA STRUMPA con il patrocinio e il contributo del comune di Villagrande, dall’Assessorato al turismo della RAS e dal CONI – sono state inviate delegazioni da Congo, Spagna, Scozia, Inghilterra, Bretagna, Islanda, Svezia, Senegal, Brasile, Grecia e Polonia, inoltre ci saranno circa 30 lottatori sardi.
Sa Strumpa ha origini remote – spiegano gli organizzatori – il nome deriva da “istrumpare”, letteralmente “buttare a terra” e costituisce una perla della nostra isola, tramandata di generazione in generazione con pratica e racconti degli anziani. Archeologia vivente, così è definita da alcuni studiosi che ne riconoscono l’importanza nel passato. La loro tesi è avvalorata anche da un bronzetto nuragico ritrovato a Uta e da trenta tra guerrieri, arcieri, lottatori e pugili alti più di due metri scoperti nel ’74 a Monti Prama – Sinis – risalenti all’ottavo o settimo secolo a.C.
Tremila anni di storia, dietro questa lotta tradizionale che ha animato le feste sarde d’ogni tempo e d’ogni dove.
“Vince chi è stato leale, coraggioso, chi ha dimostrato “trassa”, abilità e non ha mai tentato di ottenere la vittoria in modo scorretto” si legge nel comunicato dell’Associazione Sportiva Sa Strumpa “Il premio più grande è il rispetto da parte della comunità, verso chi ha agito con lealtà nel rispetto delle regole”.
“Sarà occasione di festeggiare i 22 anni dell’Associazione Sa Strumpa, nata bel 1996” si legge ancora “Il cammino per il riconoscimento della strumpa come sport nazionale sardo sta andando avanti , con la presentazione di una legge regionale con il coinvolgimento del Presidente del Consiglio Regionale on.le Gianfranco Ganau e l’assessore dello sport Giuseppe Dessena”.
La speranza? Divulgare in tutte le scuole della Sardegna lo sport dei sardi.
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